Esplosione a Roma, rischio inquinamento: sabato i risultati della qualità dell’aria

  • Postato il 4 luglio 2025
  • Ambiente
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La raccomandazione di tenere le finestre chiuse, mentre viene campionata la qualità dell’aria con i risultati in arrivo già sabato. L’esplosione del distributore di benzina e gpl di via dei Gordiani, a Roma, non ha provocato solo 45 feriti e gravi danni a decine di palazzi. Bisognerà anche comprende se e quanto la dispersione del gas per combustione, oltre all’incenerimento delle strutture della pompa di benzina, abbia avuto un impatto sull’ambiente.

La Protezione Civile ha raccomandato ai residenti nelle vicinanze di tenere chiuse le finestre mentre ha attivato subito l’Arpa Lazio per i campionamenti. Intorno alle 12 erano già stati installati gli apparecchi per misurare i livelli di inquinanti a circa 350 metri dal luogo dello scoppio.

“Il campionatore raccoglie le polveri che sono presenti nell’aria e che si depositano nel filtro del campionatore, per poi essere quindi analizzate in laboratorio”, ha spiegato l’Agenzia regionale protezione ambientale del Lazio. Ora per i residenti della zona Sud Est di Roma, e non solo, è attesa per i risultati “che non si avranno prima delle 24 ore, comunque entro domani”, assicurano.

Il Gpl che è una miscela di due gas, il propano e il butano, se inalato in alte concentrazioni può provocare nausea, vertigini, disturbi neurologici, perdita di coscienza e, nei casi più gravi, asfissia. “I rischi per la salute – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani – si presentano anche in assenza di fiamme visibili, poiché il gas è incolore, più pesante dell’aria e può accumularsi in aree basse come cortili o locali interrati, creando sacche pericolose anche a distanza di tempo dall’evento”.

La Sima invita i residenti e i lavoratori della zona interessata a seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità sanitarie e della Protezione civile, mantenendo chiuse le finestre e indossando mascherine Ffp2 in caso di uscita. “Va evitato – conclude Miani – l’accesso alle aree interdette per non esporsi a ulteriori rischi”.

Secondo gli esperti, l’esplosione ha provocato la dispersione nell’aria di fumi e particolati fini (Pm2,5, Pm10, Voc) derivanti dalla combustione: “Queste sostanze, anche a basse concentrazioni, possono irritare le vie respiratorie, peggiorare condizioni preesistenti come asma o bronchiti, e aumentare il rischio cardiovascolare acuto e cronico”.

In particolare, “in presenza di sintomi quali irritazione oculare, tosse persistente, cefalea, stanchezza anomala o difficoltà respiratorie – conclude Miani – occorre rivolgersi tempestivamente al medico o al centro antiveleni”.

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