Elezioni in Calabria, le liste, ma anche i programmi: Al voto con gli anticorpi giusti
- Postato il 7 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Elezioni in Calabria, le liste, ma anche i programmi: Al voto con gli anticorpi giusti
Nelle elezioni Calabria, il voto non deve basarsi solo sulle liste o le preferenze, ma sui programmi dei candidati.
Ecco, adesso avete le liste. Ma, vi prego, non fermatevi lì. Sono circa 360 nomi suddivisi in quindici elenchi (otto per Occhiuto, sei per Tridico e uno per Toscano) moltiplicato per tre circoscrizioni. Da lì, con il vostro voto, usciranno il settimo presidente direttamente eletto della storia della Regione Calabria e i trenta consiglieri regionali che dovranno aiutarlo a governare facendogli sentire (come opposizione ma anche come maggioranza) la voce del popolo calabrese. Giusto, dunque, esprimere le vostre preferenze e, quindi, la vostra fiducia per questo o per quello tra i candidati consiglieri regionali. Ma, come dicevo, sarebbe sbagliato fermarsi lì.
Invece, da tutte le parti, mi sento dire e ripetere che il voto calabrese non è mai di opinione, che i cittadini che vanno alle urne hanno probabilmente un’idea politica in testa che li colloca da una parte o dall’altra degli schieramenti, ma non leggono e non conoscono i programmi. Da oggi in poi, da quei nomi sulle liste, partiranno telefonate, mail, messaggini che vi inviteranno a votare uno dei candidati più in base a parentele, amicizie dirette o indirette, gruppi famigliari o familisti, consorterie e gruppi di interesse che sulla base di quello che il candidato in questione intende fare per migliorare la vostra vita. Certo, non è solo così.
Di sicuro c’è anche chi (starei per dire “candidamente”) si candida e c’è chi lo vota sulla base di un’idea politica, di un progetto che gli piace o non gli piace, degli interessi legittimi di cui si sente portatore. Insomma, è la normale prassi del rapporto tra cittadino elettore e cittadino eleggibile. Ma tutti mi dicono che basta guardare dentro le liste per capire i percorsi (a volte veri e verosimili, a volte immaginari) degli interessi che serpeggiano in questa regione e che il voto, soprattutto quello di preferenza, ripropone e disegna.
OCCHIO ALLA PARENTELA, ALLA SANITÀ E AGLI INTERESSI PRIVATI
Ebbene, siccome li conoscete meglio di me, credo che non sia difficile evitare i trabocchetti e le insidie disseminati lungo quei percorsi. Con un’avvertenza: troppe volte sento dire che la parentela è sinonimo assoluto di vicinanza e identità politica. Ne siete sicuri? Se così fosse questo è un tema culturale che andrebbe affrontato. La famiglia, intendiamoci, è una cosa bellissima e per tutti noi è sacra. Ma non è detto che a questo debba corrispondere il posizionamento di ciascuno rispetto al voto. Se mio fratello è di destra, io posso essere di sinistra e viceversa. Nel ’68 e nei successivi anni ’70, un’intera generazione di giovani si è staccata dalla parte politica di famiglia ed è andata nelle piazze a cercare il cambiamento.
Qualunque sia il giudizio che se ne dà, un cambiamento c’è stato. Ecco, se volete un piccolo obiettivo, staccarsi politicamente dalla famiglia è un segno di maturità culturale e potrebbe essere una strada per il cambiamento. A maggior ragione se il termine famiglia assume significati più gravi: la mafia è stata in parte sconfitta anche perché non aveva una struttura famigliare, la ‘ndrangheta è molto più difficile da battere proprio perché si basa sull’appartenenza inevitabile a famiglie. Ma senza arrivare a tanto, siete tutti in grado di distinguere e di leggere nelle liste. Siete per la sanità pubblica? Eviterete di scegliere i candidati (ce ne sono da ambo le parti) che fanno capo a rispettabilissimi e legittimi gruppi che si occupano privatamente di sanità. E viceversa. E l’esempio si potrebbe replicare su tante altre tematiche. Non è difficile. Ma c’è di più.
ELEZIONI IN CALABRIA, INTERROGARE I CANDIDATI E I LORO PROGRAMMI
Tornando all’invito a non fermarvi alle liste. Provate ad approfondire i temi di questa campagna elettorale. Direi partendo da quello che c’è già e da anni ci mostra problemi di difficile soluzione: sanità, infrastrutture, povertà, scuola, sicurezza ecc. Ai candidati e ai loro programmi chiedete cosa intendono fare: adesso, fra 100 giorni e fra un anno; se e come si esce dal piano di rientro sanitario, cosa fare, nell’attesa degli ospedali nuovi per evitare altri casi come quello di Serafino Congi, perché le ambulanze arrivino in tempo, perché le liste di attesa si accorcino, perché inizi, per esempio un’assistenza domiciliare integrata pubblica che oggi, in una regione a rapido invecchiamento e a rapido isolamento serve come il pane.
Chiedete ai candidati, obbligateli a rispondervi, fatevi un’idea vera e, poi decidete. Occhiuto dice che ha fatto più lui in 4 anni che gli altri in 40? Bello slogan, ma provate a scavarci sotto, interrogate il programma del presidente uscente e fatevi la vostra idea. E allo stesso modo, interrogate Pasquale Tridico e le sue carte per capire cosa vuol fare davvero sotto la dicitura “reddito di dignità”. Magari capirete se ha un senso, se si può fare o è solo uno slogan. Insomma, la campagna elettorale è un grande momento di democrazia. E la democrazia è fatica sia per i candidati che per gli elettori.
ELEZIONI IN CALABRIA, IL GIORNALE VI AIUTERÀ A SCEGLIERE NELLA MASSIMA TRASPARENZA DEI PROGRAMMI
Il giornale vi aiuterà a scegliere nella massima trasparenza dei programmi e delle intenzioni, fuori dalle bolle social e della pubblicità mascherata da opinione. E, infine, attenti al fascino delle facce e del nome. Siamo un Paese che ha già pagato dazio con il fascismo e dovremmo chiederci come mai, in giro per il mondo, miliardi di persone si fanno convincere da uomini straricchi che cercano solo il potere e intendono tenerselo stretto fino al rischio di dittatura. E ricordatevi, che, con tutti i nostri difetti, in Italia e in Europa, la democrazia c’è ancora, che Schlein e Meloni, per fortuna, non sembrano pensare a diventare come Trump (Salvini, ogni tanto, ci prova, ma ci fa sorridere). Insomma, gli anticorpi culturali e politici li abbiamo. Facciamoli funzionare anche per queste elezioni regionali calabresi.
Il Quotidiano del Sud.
Elezioni in Calabria, le liste, ma anche i programmi: Al voto con gli anticorpi giusti