E’ morta a 27 anni Chiara Pennuti, raccontava il suo tumore raro nel podcast “Una zebra in corsia”: “Come stai? Non ditelo mai ad un malato”

  • Postato il 14 maggio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Chiara Pennuti, 27enne originaria di Forlì, è morta domenica 11 maggio nella sua casa, assistita dai familiari e dal servizio di cure domiciliari, dopo anni di battaglia contro un sarcoma sinoviale, una forma rara di tumore che colpisce i tessuti molli. La malattia le era stata diagnosticata nel 2020 e Chiara, ingegnere aerospaziale con un passato in Germania nel settore dei razzi spaziali e un ruolo da presidente di EuroAvia (la rete europea di studenti dell’aerospazio), aveva scelto di trasformare la sua sofferenza in uno strumento di condivisione e aiuto, dando vita al podcast “Una Zebra in Corsia“. Otto episodi in cui ha raccontato il suo percorso, dando voce non solo a sé stessa, ma anche ai medici, agli infermieri che l’hanno assistita e ad altri pazienti come lei. Un progetto finanziato grazie a una raccolta fondi online che ha permesso di raccogliere 15mila euro, in parte devoluti anche alla ricerca scientifica sui tumori rari dell’Irst ‘Dino Amadori’ di Meldola (Forlì-Cesena), l’istituto che l’ha seguita. Stava già lavorando alla seconda stagione.

“Chiara era una persona speciale”, ricordano i genitori al Resto del Carlino. “Il suo sorriso, il suo spirito ironico, la sua lucidità hanno illuminato anche i momenti più difficili. Amava la montagna, il fiume, il mare e l’avventura. Ma amava anche la partecipazione e il pensiero critico. Era capace di costruire connessioni vere, profonde”. E sul podcast aggiungono: “Questo progetto è stato per lei un modo per trasformare la sofferenza in condivisione e strumento di aiuto per molti”. Dopo la diagnosi, Chiara aveva deciso di impegnarsi attivamente anche sul fronte dei diritti civili, collaborando con l’associazione Luca Coscioni a sostegno del diritto al suicidio medicalmente assistito, e con Minerva, realtà che promuove la divulgazione scientifica.

Il padre, Giancarlo Pennuti, ha affidato ai social un ricordo commovente e denso d’amore: “Eri nata di domenica e sempre di domenica ci hai lasciato. Non avresti voluto, avevi ancora tante cosa da fare e da vedere, ma non siamo sempre noi a scegliere. Eri una persona speciale, i tuoi sorrisi erano contagiosi, hai affrontato la tua malattia con uno stile ironico che lascerà il segno. A volte eri anche spigolosa, ma che dire: nessuno è perfetto”. E continua, elencando le sue passioni: “Ti piaceva la montagna, il fiume, il mare, l’avventura, l’impegno politico e sociale. Eri capace di creare relazioni, di far incontrare persone diverse, di incidere concretamente nelle cose”.

Sull’eredità del podcast, il padre scrive: “La tua idea di podcast, ‘Una Zebra in Corsia’, è stata articolata, utile, importante per tanti e sono sicuro che ‘il testimone’ sarà presto raccolto”. Infine, l’addio: “Lasci un vuoto immenso, ma ci ritroveremo ‘senza macigni sul cuore’. Cito volutamente Italo Calvino come hai fatto tu nella tua recente e bella intervista”. L’ultimo saluto a Chiara Pennuti è in programma per oggi, mercoledì 14 maggio, alle ore 15:30, presso l’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì. Successivamente, il corpo della ragazza verrà cremato.

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