Drink e cocaina, la notte brava del 28enne che travolto una volante. La figlia del poliziotto morto: “Seguirò le tue orme”
- Postato il 2 novembre 2025
- Cronaca Nera
- Di Il Fatto Quotidiano
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Drink, cocaina ed è così che Tommaso S., 28 anni, imprenditore nel settore degli abiti usati, ha perso il controllo della Bmw X4 che ha sfondato il lato guida della Volante su cui viaggiavano Aniello Scarpati e Ciro Cozzolino, il primo è morto, il secondo ancora in gravissime condizioni. Il giovane era in giro con un amico. A un certo punto la comitiva si allarga: il gruppo preleva un terzo amico e, poco dopo, la figlia di uno di loro e altri due minorenni che erano a una festa. Tutti salgono sul Suv guidato dal 28enne, che imbocca viale Europa a Torre del Greco (Napoli) a velocità sostenuta, lungo una discesa. Erano le due quando il suv si è schiantato contro l’auto della Polizia in servizio per normali controlli.
All’improvviso, l’impatto: la fiancata sinistra della volante della polizia si frantuma. Aniello Scarpati, capo pattuglia e padre di tre bambini, muore sul colpo. Inutili i tentativi di rianimazione. Il 28enne e tutti gli altri passeggeri lasciano il luogo dell’incidente, senza chiamare aiuto. Per dodici ore il 28enne, questo il suo racconto, ha vagato tra le campagne vicino a casa. Solo il mattino seguente si presenta al pronto soccorso dell’ospedale Maresca, con una frattura al setto nasale. Quando arriva trova i colleghi di Scarpati e gli investigatori della Squadra mobile il 28enne dice “Avrei voluto essere io quello morto”.
Viene quindi arrestato per omicidio stradale, lesioni gravissime e omissione di soccorso. Gli esami clinici rivelano la presenza di cocaina e un tasso alcolemico di 1,1 mg/l e, più del doppio del limite legale. Quindi è stato trasferito al carcere di Poggioreale. L’avvocato Domenico Dello Iacono lo affiancherà durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari: “Quando ha realizzato che un poliziotto era morto lasciando tre figli, si è lasciato andare a un pianto inconsolabile”.
Domenica mattina il capo della Polizia, Vittorio Pisani, accompagnato dal Questore di Napoli, Maurizio Agricola, ha fatto visita, a Ercolano, alla famiglia di Scarpati. Poi è andato poi all’ospedale del Mare di Ponticelli dove è ricoverato Ciro Cozzolino.
La figlia del poliziotto morto ha affidato ai social i suoi pensieri. “Ben poco ama colui che ancora può esprimere a parole quanto ama” scrive usando le parole di Dante Alighieri: “Papà io per te non ho mai avuto parole per esprimere quanto ti amassi. Onore, rispetto, testa alta. Tu mi hai dato il nome di un fiore e ora tu sei diventato il mio fiore. E se sarà nella volontà di Dio, seguirò le tue orme da eroe con orgoglio. Ciao infinito amore”.
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