Dormire in auto è reato? No, ma questo automobilista l’ha combinata grossa

  • Postato il 27 settembre 2025
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  • Di Virgilio.it
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A volte la realtà supera la fantasia, e quello che è successo in Francia sembra uscito da un film surreale. A Mesnil-au-Grain, un piccolo paese del Calvados, un ragazzo di 24 anni, dopo aver alzato un po’ troppo il gomito, si è convinto di aver parcheggiato l’auto per riposarsi. In realtà la vettura era rimasta in mezzo alla strada, ferma e spenta, ma posizionata nel punto peggiore possibile: proprio al centro della carreggiata. Quello che poteva sembrare un banale “pisolino” in auto è così diventato un caso giudiziario con conseguenze tutt’altro che leggere.

Tragicomica la scena all’arrivo della polizia

Quando la polizia è arrivata sul posto, la scena che si è trovata davanti aveva davvero dell’incredibile. L’auto era lì, immobile, a bloccare la strada. Dentro, il giovane automobilista privo di sensi, affiancato da un amico nelle stesse condizioni, con tanto di tracce di vomito sparse nell’abitacolo. Bastati pochi controlli per capire la gravità della situazione: il ragazzo aveva un tasso alcolemico superiore a 1,2 grammi per litro di sangue, ben oltre il limite consentito in Francia. Ma non era finita qui. Dal fascicolo personale è saltato fuori un dettaglio ancora più pesante: la patente era stata sospesa nel 2022 per un’infrazione legata, ancora una volta, all’alcol. Un deja-vu che i giudici non hanno preso certo alla leggera.

Una condanna che pesa

Davanti al tribunale, il 24enne si è difeso da solo contestando di aver bevuto a casa della sua ex fidanzata e di non essersi quindi messo alla guida. La tesi non ha però convinto i giudici che hanno emanato una sentenza senza mezze misure: tre mesi di carcere con sospensione condizionale della pena e revoca definitiva della patente. Una decisione dura, che mette fine in anticipo alla carriera da automobilista di questo giovane e che ribadisce un concetto chiaro: in Europa la tolleranza verso chi guida in stato di ebbrezza è pari a zero.

La pena se fosse successo in Italia

La vicenda francese porta a una domanda spontanea: se fosse accaduto da noi, come sarebbe andata? In Italia, dal 14 dicembre 2024 con la riforma del Codice della Strada, le norme sono diventate meno permissive.

Chi guida con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro rischia una multa da 573 a 2.170 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se si sale tra 0,8 e 1,5 grammi per litro (come nel caso del ragazzo), oltre a una sanzione da 800 a 3.200 euro, può scattare anche l’arresto fino a sei mesi. Nei casi più gravi, sopra l’1,5, le conseguenze diventano durissime: carcere per diversi mesi e sospensione della patente fino a due anni. Insomma, norme che non lasciano scampo e che mirano a ridurre drasticamente i comportamenti pericolosi, spesso causa di incidenti con esiti drammatici.

Una lezione da non dimenticare

Il caso di Mesnil-au-Grain, con quell’auto ferma nel bel mezzo della strada e due ragazzi addormentati dentro, può sembrare quasi grottesco. Ma la verità è che la vicenda poteva trasformarsi in tragedia da un momento all’altro, se qualcuno non si fosse accorto in tempo del veicolo. La scelta più saggia resta sempre una sola: mai mettersi al volante (o in bici) dopo aver alzato il bicchiere. Perché sulla strada, come la cronaca continua a insegnarci, non ci sono scorciatoie.

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