“Denise Pipitone? Forse un giorno dirò molto di più. Ecco come potrebbe essere ora a 25 anni”: Piera Maggio mostra la nuova foto a Chi l’ha visto
- Postato il 30 ottobre 2025
- Crime
- Di Il Fatto Quotidiano
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                                                                            Il senso di angoscia delle prime ore, lo smarrimento di quei giorni, la difficoltà di dire subito alle forze dell’ordine la verità: Piera Maggio e il suo compagno Piero Pulizzi che è anche il padre biologico di Denise Pipitone, sono stati ospiti di ieri negli studi di “Chi l’ha visto”.
La difficile verità
Ai tempi della scomparsa Pulizzi era sposato con Anna Corona a cui l’uomo nascose l’esistenza di questa bimba nata al di fuori del matrimonio. Non deve essere stato facile allora per la madre di Denise uscire allo scoperto in un piccolo paese della Sicilia, rispetto alla storia che aveva avuto con Pulizzi e da cui era nata Denise. La piccola, lo ricordiamo, scomparve 21 anni fa a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Aveva quasi quattro anni quando fu rapidamente rapita mentre giocava sul marciapiede davanti casa della nonna, un attimo dopo che il fratellino Kevin entrò in casa. Fu proprio una delle figlie avute da Pulizzi con la Corona, Jessica, ad essere accusata dai giudici (che ipotizzarono una ritorsione) del sequestro di Denise. Jessica Pulizzi, allora 17enne, venne poi definitivamente scagionata e assolta per insufficienza di prove dalle accuse.
Le accuse alla madre
Piera e Pietro non hanno mai smesso di cercare la figlia e ieri sono tornati nello studio del programma televisivo dedicato alle persone scomparse. “Ora sto pagando la mia schiettezza”, dice la madre della piccola Denise che oggi avrebbe 25 anni. “Fin dall’inizio, c’è chi ha messo in dubbio la mia versione. All’epoca dei miei primi appelli, ci sono state persone che pensavano mentissi – racconta oggi la Maggio – ed è stato abominevole”, riferendosi a chi ha sospettato di lei e della sua famiglia. Nel corso degli anni la famiglia di Denise Pipitone non è stata solo aiutata e confortata. Come ha detto il suo avvocato Giorgio Frazzitta: “Lungo il cammino hanno incontrato persone cattive e aride. Un caso quasi unico in Italia”.
Denise ieri e oggi
Il 26 ottobre ricorreva il 25esimo compleanno di Denise. Oggi Piera Maggio continua a cercare Denise incessantemente e per questo ha diffuso ieri, nel corso del programma condotto da Federica Sciarelli, una nuova immagine di come potrebbe essere oggi la ragazza. Si tratta di un’immagine molto realistica, di un nuovo invecchiamento fotografico affidato a un’esperta di Age progression che si trova dall’altra parte del Mondo, in Virginia. Una scelta, spiega la madre, che nasce dalla volontà di cercarla come se fosse ancora viva. Questo non è il primo age progression di Denise. Il primo fu fatto in Italia per mostrare una Denise di 8 anni, poi ancora nel 2014, fu raffigurata non più come una bambina ma adolescente. La stessa esperta americana ha ricostruito il volto di Denise nel 2020 a 20 anni e adesso a 25 anni. Questo perché, come ha detto sua madre: “Fino a prova contraria la cerco viva. Le paure ci sono non le ho mai nascoste, in 21 anni non ho mai saputo niente di Denise. La speranza ci consente di andare avanti se Denise è altrove, perché spegnere la speranza di cercarla. Non c’è nessuna prova che non sia più in vita. Noi la cerchiamo viva”. In questa ricostruzione, oggi Denise è una ragazza con gli stessi occhi vispi di allora, incorniciati da lunghi capelli mossi e castani, allora raccolti in due codine. Una ricostruzione molto verosimile a cui è affidata una sola e cruciale domanda: “Denise, ti riconosci in questa foto?”
La bambina in Marocco
Durante la puntata di Chi l’ha visto? Piera Maggio ha rivisto le sue immagini del viaggio in Marocco, dopo una segnalazione, sulle tracce di una bambina che sembrava essere sua figlia. La donna ha raccontato che, appena arrivata sul posto e dopo averla vista dal vivo, capì subito che non si trattava di lei. A quel punto le fece comunque dono della bambola di pezza che aveva comprato a Denise. “Le segnalazioni possono ferire molto, perché alimentano la speranza, ma fino a oggi non hanno dato risultati. Ci siamo messi uno scudo davanti perché non vogliamo soffrire oltre”, ha spiegato commossa. L’avvocato Giacomo Frazzitta ricorda che, nel corso degli anni, hanno incontrato, proprio su questo tema delle segnalazioni, molte persone “aride”. Di illusioni e delusioni fortissime ne ricordiamo tante in questa storia. Segnalazioni che per quanto deludenti hanno portato poi alla riapertura delle indagini.
Lo sfogo di Piera
“È dura, stiamo lottando continuamente, abbiamo dei muri di gomma. Forse un giorno dirò molto di più, non adesso, ma non perché adesso sia timorosa. Sto pagando amaramente per la mia schiettezza, per quello che ho sempre espresso dall’inizio di queste indagini. Anche se apparentemente non è così, stiamo pagando per tutto il mio sentire, per ciò che ho sempre pensato e detto ma non sulla base di illazioni bensì di fatti reali”, ha concluso Piera Maggio.
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