Crotone Calcio, in amministrazione giudiziaria per pressioni della ‘ndrangheta
- Postato il 16 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Crotone Calcio, in amministrazione giudiziaria per pressioni della ‘ndrangheta
Crotone Calcio, stando alle indagini l’attività economica della FC Crotone srl sottoposta a condizioni di intimidazione e assoggettamento da parte di esponenti di locali cosche di ‘ndrangheta. Il provvedimento valido per 12 mesi. Disposti 17 Daspo «fuori contesto”
Scatta l’amministrazione giudiziaria per la società FC Crotone s.r.l. Il provvedimento disposto ai sensi del Codice Antimafia dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catanzaro su proposta congiunta del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, del Procuratore Distrettuale della Repubblica di Catanzaro e del Questore di Crotone.
L’amministrazione giudiziaria resterà in vigore per 12 mesi.
LE PRESSIONI DELLE COSCHE SUL CROTONE CALCIO
Stando alle indagini condotte dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro, l’attività economica della FC Crotone srl, compresa quella di carattere imprenditoriale, sottoposta, probabilmente, nel corso dell’ultimo decennio, direttamente o quantomeno indirettamente a condizioni di intimidazione e assoggettamento da parte di esponenti di locali cosche di ‘ndrangheta.
Queste avrebbero esercitato un asfissiante controllo del territorio di Crotone e delle relative attività imprenditoriali, compresa la FC Crotone srl, certamente più rilevante ed appetibile.
CROTONE CALCIO, LE DICHIARAZIONI CONVERGENTI DEI COLLABORATORI DI GIUSTIZIA
Secondo l’accusa «il libero esercizio, da parte della società sportiva, con particolare riferimento ai settori specifici della security e della gestione degli ingressi allo stadio, risulta profondamente influenzato dalla presenza pervasiva della criminalità organizzata». La «conseguente condizione di assoggettamento” ha “finito, altresì, per agevolare l’attività illecita di soggetti indiziati di appartenenza alle articolazioni ‘ndranghetistiche locali coinvolte, specie in un settore come quello calcistico, generatore di importanti e non sempre tracciabili flussi monetari e portatore di visibilità sociale».
Risultati ai cui si è giunti anche grazie anche alle convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia
LE PRESSIONI NELLA SECURITY E GESTIONE INGRESSI
La conseguente condizione di assoggettamento ha finito, inoltre, per agevolare l’attività illecita di soggetti indiziati di appartenenza alle articolazioni ‘ndranghetistiche locali coinvolte, specie in un settore come quello calcistico, generatore di importanti e non sempre tracciabili flussi monetari e portatore di visibilità sociale.
LE MISURE DEL TRIBUNALE
La misura adottata dal Tribunale è orientata a sostenere la società amministrata nella rimozione delle situazioni di fatto e di diritto che hanno determinato l’intervento giurisdizionale, consentendo il recupero dell’attività economica in un’ottica di legalità.
Il provvedimento ablativo notificato al legale rappresentate della società, da personale del Servizio Centrale Anticrimine della Direzione Centrale Anticrimine e della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Crotone.
EMESSI 17 DASPO
Contestualmente, avviate le procedure per la notifica di complessivi 17 provvedimenti di DASPO «fuori contesto», emessi dal Questore di Crotone. La misura di prevenzione prevede l’applicabilità del divieto di accesso agli impianti sportivi a coloro che hanno palesato pericolosità sociale
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