Caro affitti, quanto costa studiare all’Università in Calabria
- Postato il 15 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Caro affitti, quanto costa studiare all’Università in Calabria
Caro affitti e università. Federconsumatori fotografa un quadro preoccupante per tante famiglie. Per un alloggio nei centri dove si studia ci vogliono, in media, oltre quattromila euro all’anno. La presidente Iannello: «Così l’istruzione diventa un privilegio per pochi»
CATANZARO – C’è l’entusiasmo di chi parte da casa con la valigia piena di sogni e di aspettative, ma c’è anche l’ansia di chi sa che ogni passo verso l’università porta con sé spese, sacrifici, rinunce.
È la condizione che vivono migliaia di studenti calabresi e le loro famiglie. Ragazzi che intraprendono il proprio percorso di studi lontano da casa, ma pur sempre dentro i confini regionali, e che si scontrano subito con un ostacolo concreto: il caro-affitti.
Dopo il caro-trasporti, che continua a pesare soprattutto sugli universitari pendolari costretti a viaggiare ogni giorno tra paesi e città per raggiungere le aule, arriva ora la fotografia impietosa del mercato immobiliare studentesco.
CARO AFFITTI NELLE CITTÀ UNIVERSITARIE
A fornirla è Federconsumatori Calabria, che ha realizzato la sua prima indagine sui costi delle locazioni universitarie nelle principali aree urbane: Cosenza-Rende, Catanzaro e Reggio Calabria.
Nell’anno accademico 2023/2024 gli iscritti ai tre atenei calabresi erano 38.703 (23.027 all’Unical, 10.791 alla Magna Graecia e 4.955 alla Mediterranea). A fine 2023 il numero è salito a 39.962, con 1.967 studenti stranieri e 7.585 immatricolati. Una popolazione studentesca viva e dinamica, che rappresenta un pezzo fondamentale del futuro della regione.
I RINCARI IN CALABRIA
Ma la Calabria non è esente da rincari. Se a livello nazionale il costo medio di una camera singola è salito in un anno da 461 a 613 euro (+152), con punte record di 732 euro a Milano, 632 a Bologna e 606 a Firenze, anche nelle città universitarie calabresi i prezzi corrono.
Cosenza-Rende si conferma la più costosa: 391 euro al mese in media per una stanza singola, con un minimo di 230 (riservato solo agli studenti maschi) e un massimo di 600. Tradotto: 4.692 euro annui, cui si aggiungono 700/800 euro di spese accessorie tra acqua, luce, gas e condominio.
Catanzaro si posiziona poco sotto, con un affitto medio di 350 euro, un minimo di 220 e un massimo di 497. La spesa media annua si attesta a 4.200 euro, sempre con circa 700/800 euro di utenze. Reggio Calabria è la più “accessibile”: 305 euro mensili di media, con minimi a 170 e massimi a 505 euro. Il costo annuo è di 3.660 euro, più le immancabili spese aggiuntive.
CARO AFFITTI, LE CITTÀ PIÙ CARE
Messe in fila, le cifre parlano da sole: 5.500 euro l’anno a Cosenza-Rende, 4.950 a Catanzaro, 4.410 a Reggio Calabria. E a queste somme vanno aggiunti tasse universitarie (1.056 euro di media in Calabria, contro i 2.160 nazionali), testi, trasporti e vitto. Il risultato è un conto salatissimo, spesso insostenibile per famiglie che già faticano a far quadrare i bilanci. Ed è qui che emerge la sproporzione: se i prezzi assoluti sono più bassi di quelli del Nord, il rapporto con i redditi medi calabresi rende la spesa ancora più gravosa. Studiare diventa un privilegio, non un diritto pienamente garantito.
I DIVARI TRA STUDENTI
L’indagine mette in luce anche un divario ulteriore: tra chi riesce ad accedere a esoneri e borse di studio (20.897 esonerati, 12.817 borsisti) e chi invece deve affrontare l’intero peso economico. Persino il bonus regionale da 500 euro, pensato come sostegno, non basta a colmare il gap.
Dietro ogni numero ci sono storie di ragazzi che sognano di diventare medici, ingegneri, insegnanti, ricercatori. Storie di famiglie che, con orgoglio e sacrificio, rinunciano a qualcosa pur di garantire un futuro migliore ai figli. Ma ci sono anche le storie di chi non ce la fa, di chi rinuncia all’università per mancanza di mezzi, o di chi sceglie di pendolare ore ogni giorno, aggiungendo fatica e isolamento alla fatica dello studio.
CARO AFFITTI E TRASPORTI SERI PROBLEMI PER GLI STUDENTI CALABRESI
Il quadro tracciato da Federconsumatori è chiaro: in Calabria il caro-affitti è un problema serio, che si somma a quello dei trasporti e rischia di minare alla radice il diritto allo studio. La regione non può permettersi di perdere i suoi giovani più motivati. Servono politiche abitative, investimenti in residenze universitarie, soluzioni che trasformino i sacrifici in opportunità.
Il Quotidiano del Sud.
Caro affitti, quanto costa studiare all’Università in Calabria