Corigliano-Rossano, pronto soccorso, mancano strumenti e personale

  • Postato il 5 novembre 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 5 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Corigliano-Rossano, pronto soccorso, mancano strumenti e personale

Pronto soccorso nei nosocomi di Corigliano-Rossano. Grande impegno dei lavoratori, ma pesanti carenze di medici e infermieri. Spesso non ci sono materiali importanti: dalle barelle alle piastre dei defibrillatori


CORIGLIANO ROSSANO – C’è un paradosso che si ripete ogni giorno nei pronto soccorso di Corigliano e Rossano: strutture che, all’apparenza, funzionano con ordine e professionalità, ma che in realtà si reggono sull’impegno e sul sacrificio di un personale stremato.
Chi arriva in ospedale viene accolto con competenza, al triage o nei reparti di emergenza, ma dietro l’efficienza dell’accoglienza si nasconde una condizione di profondo disagio organizzativo. Medici, infermieri e operatori socio-sanitari lavorano in un contesto segnato da una carenza cronica di organico, aggravata dall’assenza di risposte concrete alle numerose richieste di rinforzo inoltrate nel tempo.

PRONTO SOCCORSO A CORIGLIANO-ROSSANO I PROBLEMI DI GESTIONE DEL PERSONALE

A pesare è anche la gestione del personale, con spostamenti improvvisi e comunicazioni assenti o tardive. In alcuni casi, le variazioni dei turni e dei reparti avverrebbero da un giorno all’altro, senza la necessaria programmazione. «Non siamo più un Pronto soccorso ma un reparto di fortuna» è il commento che meglio fotografa la situazione.

MATERIALE E DOTAZIONI MEDICHE

Ma il problema più grave resta quello dei materiali e delle dotazioni mediche. Nei reparti di emergenza mancano persino le piastre monouso per i defibrillatori, le barelle e altri strumenti indispensabili per gli interventi d’urgenza. Le scorte risultano spesso insufficienti e la sostituzione dei dispositivi avviene con lentezze burocratiche che compromettono l’operatività.
E non sempre tali richieste vengono accolte. Il silenzio è la “risposta” che si ripete più spesso. In queste condizioni, i pronto soccorso dello spoke, Compagna e Giannettasio, si trasformano sempre più in reparti di degenza temporanea, con un numero di pazienti ben oltre la capienza ordinaria.

IL CASO CORIGLIANO

A Corigliano, ad esempio, da otto posti letto si arriva facilmente a quindici, senza contare chi è costretto ad attendere nei corridoi o su sedie di fortuna. Il rischio per la sicurezza dei pazienti è evidente, ma altrettanto evidente è l’impossibilità di garantire un servizio efficiente con mezzi tanto ridotti.

IL CASO ROSSANO

Il disagio non risparmia nemmeno Rossano, dove il sovraffollamento è ormai una costante. Le richieste di intervento e di materiale inoltrate alla direzione sanitaria e alle caposala sembrano non trovare riscontro, nonostante la gravità della situazione.
Un malessere che riguarda non solo il personale, ma l’intera comunità. Il pronto soccorso rappresenta la prima linea del sistema sanitario e la sua efficienza è il termometro dello stato complessivo della sanità territoriale. Eppure, dalla Regione Calabria non sono mancati segnali di attenzione. L’arrivo dei medici cubani, chiamati a tamponare la cronica carenza di personale nei pronto soccorso, ha dato ossigeno a molti presidi, spoke compreso. Buona volontà e impegno non sono mancati. Ma allora dove si spezza il filo dell’efficienza?

UN PRONTO SOCCORSO MODERNO NON DEVE ESSERE UN MIRAGGIO

Perché, nonostante gli sforzi, la macchina dell’emergenza continua a bloccarsi sugli stessi ingranaggi? Un pronto soccorso moderno, dotato di strumenti adeguati e di personale sufficiente, non può restare un miraggio. Perché la dignità della cura passa anche dalla certezza che, in caso di emergenza, nessuno venga lasciato in attesa su una sedia.

Il Quotidiano del Sud.
Corigliano-Rossano, pronto soccorso, mancano strumenti e personale

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti