Chi è e cosa farà George Moutafis, il nuovo ceo di Fincantieri Usa

  • Postato il 3 luglio 2025
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In un momento segnato da una rinnovata attenzione strategica dell’amministrazione americana verso il rafforzamento della propria capacità navale, Fincantieri Marine Group (Fmg), ramo statunitense del gruppo italiano, ha annunciato la nomina di George A. Moutafis come nuovo amministratore delegato a partire dal primo luglio 2025. La scelta di un manager statunitense con un solido background nella difesa e nella trasformazione industriale internazionale riflette la volontà di consolidare la presenza americana del gruppo guidato da Pierroberto Folgiero, in linea con le esigenze operative e politiche del contesto attuale.

La nuova nomina

Moutafis succede a Marco Galbiati, dirigente di lungo corso in Fincantieri, alla guida di Fmg dal 2022. Il nuovo ceo porta in dote oltre 25 anni di esperienza nella conduzione di realtà complesse, sia nel settore pubblico che privato. Tra i suoi incarichi più rilevanti figura quello di Chief Operating Officer e General Manager presso Beretta Usa, ruolo che lo ha reso familiare con le dinamiche dell’industria americana della difesa. Non nuovo al mondo della cantieristica, Moutafis aveva già collaborato con Fmg in passato, contribuendo allo sviluppo di soluzioni tecniche e gestionali a supporto della U.S. Navy. La sua nomina segnala un allineamento tra le strategie industriali del gruppo e il mutato quadro delle priorità di sicurezza nazionale statunitense. La presenza industriale di Fincantieri negli Stati Uniti si è consolidata negli ultimi quindici anni, con un’infrastruttura produttiva che comprende quattro cantieri navali e un organico di circa 3mila dipendenti. A dimostrazione dell’impegno di lungo termine, il gruppo ha investito più di 800 milioni di dollari sul territorio americano, destinando oltre la metà di tali risorse all’ammodernamento e all’espansione del sito produttivo di Marinette, in Wisconsin. 

La rotta strategica

In un contesto competitivo che richiede flessibilità, innovazione e integrazione con l’ecosistema industriale e militare locale, la scelta di una leadership radicata negli Stati Uniti può offrire un vantaggio operativo e relazionale. La nomina di Moutafis si inserisce dunque in una traiettoria strategica più ampia, in cui Fincantieri mira a posizionarsi come partner affidabile della difesa americana, attraverso una presenza produttiva robusta, capacità di adattamento tecnologico e una governance sensibile alle dinamiche industriali locali. In questo senso, la continuità negli investimenti e la valorizzazione di profili manageriali con esperienze ibride, tra industria nazionale e internazionale, rappresentano tasselli essenziali di un progetto che guarda oltre le rotte dell’export, verso un radicamento integrato nei mercati strategici.

 

Autore
Formiche

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