Catanzaro, ospedale sì, ma dove? Tra “carte” e promesse
- Postato il 18 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Catanzaro, ospedale sì, ma dove? Tra “carte” e promesse
Sul nuovo ospedale di Catanzaro il consigliere regionale Alecci (PD) interroga Occhiuto. Pressing sul secondo Pronto soccorso
Le rassicurazioni giunte dalla Regione Calabria sulla copertura finanziaria per il nuovo ospedale di Catanzaro non bastano a placare il dibattito che da giorni anima la città e il mondo politico. All’orizzonte restano ancora molti interrogativi da sciogliere: dal nodo della localizzazione alla sorte dell’ospedale Pugliese, dalla mancata attuazione del secondo pronto soccorso alla richiesta, sempre più pressante, di trasparenza istituzionale.
NUOVO OSPEDALE A CATANZARO, IL DIBATTITO
Il rischio, altrimenti, è che la fiducia dei cittadini si disperda tra promesse non mantenute, comunicati rassicuranti e silenzi preoccupanti.
Nel corso della riunione svoltasi mercoledì sera in Cittadella con i consiglieri regionali catanzaresi della maggioranza, il presidente della Regione nonché commissario ad acta per la Sanità, Roberto Occhiuto, ha mostrato “carte alla mano” per confermare che non esiste alcun problema di copertura economica. I fondi ammontano a 170 milioni di euro previsti dall’articolo 20, a cui si aggiungono 40 milioni per l’adeguamento del “Pugliese”, 25 milioni per il Policlinico universitario e 87 milioni già stanziati dall’Inail.
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I FONDI DELL’INAIL
Lo stesso Istituto, ha fatto sapere Occhiuto, si è detto disponibile a incrementare ulteriormente il proprio contributo qualora fosse necessario, permettendo – in prospettiva – di realizzare l’intera struttura anche con i soli fondi Inail e destinare le altre risorse al potenziamento delle attuali strutture sanitarie cittadine.
Superato dunque il tema delle risorse, resta tuttavia aperta la scelta dell’area dove costruire il nuovo presidio. Il presidente Occhiuto ha ribadito l’intenzione di non procedere in modo unilaterale, pur avendone i poteri, ma di voler coinvolgere l’Amministrazione comunale di Catanzaro per una decisione condivisa.
OSPEDALE CATANZARO, ALECCI (PD) CHIEDE CHIAREZZA
A sollevare il tema della chiarezza istituzionale è stato nel frattempo il consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci, che ha presentato un’interrogazione formale indirizzata a Occhiuto in qualità di presidente della Regione e commissario ad acta per la Sanità e per l’emergenza ospedaliera. Obiettivo: fare piena luce sull’effettiva disponibilità delle risorse e sul cronoprogramma per la realizzazione dell’ospedale.
«Su un’opera così importante – ha dichiarato Alecci – è necessario uscire dalla frammentazione informativa e dal “balletto di cifre” che ha solo generato confusione tra i cittadini e tra gli operatori sanitari. Ho chiesto formalmente di conoscere l’ammontare esatto dei fondi disponibili, la loro provenienza e i tempi certi per la realizzazione dell’opera». Secondo Alecci, negli ultimi giorni si è assistito a una rincorsa tra dichiarazioni e controsmentite che hanno più alimentato i dubbi che sciolto i nodi. «I cittadini meritano una comunicazione chiara, ufficiale e verificabile – ha aggiunto – non slogan elettorali o rassicurazioni generiche. Il nuovo ospedale deve rappresentare una svolta vera per il sistema sanitario calabrese, non solo una promessa da campagna elettorale».
IL TEMA DEL SECONDO PRONTO SOCCORSO
A fare da sfondo, in queste ore, anche il tema rimasto irrisolto del secondo pronto soccorso da realizzare presso il Presidio Mater Domini di Catanzaro, previsto nel Protocollo d’Intesa del 21 febbraio 2023 sottoscritto tra Regione, Università e AOU “Renato Dulbecco”.
A rilanciare l’urgenza è stato il Comitato cittadino per il secondo pronto soccorso, che con l’assistenza dell’avvocato Francesco Pitaro ha indirizzato una nuova richiesta formale di intervento al Prefetto di Catanzaro.
Dopo precedenti sollecitazioni inviate al presidente Occhiuto, al Rettore dell’UMG e al commissario straordinario della Dulbecco rimaste senza risposta, il Comitato chiede ora un incontro urgente con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. L’obiettivo è capire perché non sia stato ancora realizzato il secondo pronto soccorso e quali siano le intenzioni concrete sulla sua attivazione.
Il Comitato – composto da una rete di associazioni, comitati civici e sindacati – ha rimarcato l’importanza di questa struttura, necessaria per alleggerire la pressione sul Pronto soccorso del “Pugliese” e garantire una rete di emergenza/urgenza più efficiente e capillare per tutto il comprensorio.
LA CITTÀ CONTINUA AD INTERROGARSI
In attesa di risposte, la città continua a interrogarsi: sulla destinazione dell’ospedale, sulla reale volontà politica di dare attuazione a quanto promesso, e – soprattutto – sulla capacità delle istituzioni di rendere conto con trasparenza e concretezza delle scelte che riguardano un diritto fondamentale come la salute.
Il Quotidiano del Sud.
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