Calabria – Focu Meu il Monopoly in chiave calabrese

  • Postato il 21 novembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Calabria – Focu Meu il Monopoly in chiave calabrese

“Calabria – Focu Meu”, il nuovo gioco da tavolo pensato per le feste: itinerari, curiosità, dialetti e prodotti tipici da vivere con tutta la famiglia. L’ideatore è Salvatore Romano che rivela: «È una vera guida nascosta alla regione»



C’è un nuovo gioco da tavolo in arrivo per le feste di Natale ed è tutto dedicato alla Calabria. L’autore è Salvatore Romano, e il gioco da lui sviluppato si chiama “Calabria – Focu Meu”, da una tipica espressione dialettale molto diffusa nella regione. L’ideatore nella vita fornisce servizi finanziari, è molisano, ma ha sposato una donna, precisa, «non originaria ma calabrese, come dice lei, di Lamezia Terme, con il nonno di Cicala».

L’INVENTORE È UN MOLISANO SPOSATO CON UNA CALABRESE

Raggiunto telefonicamente racconta con entusiasmo la genesi del gioco. «Da sempre sono un amante dei giochi da tavolo, molto più di un passatempo, per me sono uno strumento educativo e sociale». L’idea nasce dal desiderio di proporre alle famiglie e alle nuove generazioni un’alternativa al mondo ludico digitale, un modo per staccarsi da smartphone e Tv e ritrovare il piacere di stare insieme, dialogare e socializzare grazie al gioco.

FOCU MEU, LA GENESI DELLA NASCITA DEL GIOCO

«Una giornata a settimana dedicata al gioco da tavolo era una regola imprescindibile a casa nostra: così ho aiutato anche i miei figli a vivere momenti di aggregazione, scoprendo che il gioco può far crescere più di uno schermo».
Romano trae ispirazione da un classico, il celebre Monopoly, rivisto però in chiave “regionale”. «Il Monopoly è un gioco che tutte le famiglie conoscono. Riadattarlo alla Calabria è stata una sfida e una gioia: volevo creare non un semplice scambio di proprietà o denaro, ma una vera guida nascosta nel tabellone e nelle carte». Ogni carta non è solo parte della meccanica di gioco, ma nasconde un itinerario, una storia vera, una curiosità o una ricetta regionale.

IL MONOPOLY IN CALABRIA

«Ho coinvolto tantissimi partner locali, dai castelli alle guide archeologiche, passando per le eccellenze gastronomiche come la provola della Sila, le patate locali o le cipolle di Tropea. Ogni carta racconta una giornata tipo, una visita, un prodotto o una tradizione calabrese. Chi gioca, pescando una carta, fa più che guadagnare o perdere denaro: scopre un pezzo di terra e di storia, come la copia dell’Ultima Cena di Leonardo a Saracena, che non tutti conoscono». Spiega ancora: «ho voluto promuovere queste unicità attraverso il gioco stesso».

CHI È SALVATORE ROMANO


E poi racconta di sé: «Nella vita mi occupo di finanziamenti, ma la mia vera passione è il territorio. Sono originario del Molise, vivo in Abruzzo e sono “mezzo calabrese” per via di mia moglie. Sono dodici anni che torno spesso in Calabria, almeno due o tre volte all’anno: ogni volta scopro qualcosa di nuovo». La formula di Focu Meu ha un’altra versione dedicata al Molise: “Abruzzo Forte e Gentile”, lo stesso format realizzato per la regione d’origine dell’autore, con l’obiettivo di far conoscere e celebrare ogni territorio attraverso il “gioco-esperienza”.

FOCU MEU, IL CONTENUTO DEL GIOCO

Il gioco conserva la struttura del Monopoly, ma rivoluziona il contenuto: «Imprevisti e probabilità diventano esperienze reali. Puoi trovare la carta del treno della Sila e pagare il biglietto, ma scopri anche dove ti porta e cosa puoi vedere. Le aziende presenti sono scelte con cura: dall’Amaro del capo di Caffo al salumificio San Vincenzo, dagli agriturismi alle botteghe storiche, ai prodotti di Amarelli e a quelli dell’artigianato locale».

DALLE ESPRESSIONI IN DIALETTO AI MODI DI DIRE

Precisa l’autore che alle imprese citate non ha chiesto alcun contributo economico in relazione al loro inserimento nel gioco. «Le eccellenze – dice in merito – si meritano spazio per il valore, non per l’investimento pubblicitario. Così sono libero di promuovere anche realtà meno note, ma fondamentali, che spesso restano escluse dai circuiti più commerciali».
A rendere tutto più autentico contribuiscono le espressioni in dialetto e i modi di dire impressi sulle carte: «Molti dialetti si stanno perdendo, specie tra i giovani – sottolinea Romano – Ho voluto fissare queste testimonianze per non dimenticare la lingua delle radici».

LA DISTRIBUZIONE DEL GIOCO

La distribuzione, partita da pochi giorni, coinvolge le librerie della catena Feltrinelli, negozi di giocattoli e canali diretti, oltre a una campagna promozionale condivisa con influencer, guide turistiche e partner locali. «Si preparano video tutorial e iniziative social per spiegare come funziona il gioco, ma anche per mostrare che dietro ogni carta c’è una vera esperienza di terra calabrese». L’obiettivo? «Portare Focu Meu sotto l’albero di Natale, tra le famiglie della Calabria e oltre. Così dopo il cenone, la riunione di famiglia può diventare occasione per riscoprire storie, tradizioni e dialetti giocando insieme» si auspica l’autore.

FOCU MEU, ILLUSTRAZIONI E GRAFICA DI GIUSEPPE TALARICO

Le illustrazioni e la grafica sono affidate a Giuseppe Talarico, che racconta: «Ho messo in gioco tutto il mio amore per la Calabria: sapere che il mio lavoro contribuirà a far parlare calabrese e portare le tradizioni fuori dalla nostra terra mi rende orgoglioso».
Il risultato è un prodotto che, tra colori, immagini e profumi evocati, trasmette la bellezza e il valore di una regione spesso poco raccontata.

LE CARTE

Le carte “Facimu corna” e “Manchicani” mettono in scena situazioni autentiche della quotidianità calabrese, tra tradizioni rivisitate e possibilità di personalizzare la partita. Si accumulano risorse, si investe nel territorio, si costruiscono attività, con la sfida di diventare la persona più ricca della Calabria, ma soprattutto di scoprirla giocando e condividendo. Focu Meu, dunque, rappresenta molto più di un gioco: è uno strumento culturale, turistico ed educativo, capace di promuovere la Calabria dentro e fuori la regione, raccontando le sue unicità e la sua storia con ironia, autenticità e cuore. Attraverso il tiro dei dadi, i partner, le esperienze e le carte, si scopre e valorizza un territorio che merita attenzione e memoria collettiva.

LA PRODUZIONE DEL GIOCO

Il gioco è prodotto da Demoela Soc. Coop, Viale Franchini 24/2, Genova. «Attraverso i percorsi narrativi e i partner stessi – scrive in una nota la società produttrice del gioco – i giocatori possono scoprire le eccellenze calabresi e dove poter ammirare l’ukulele di Rino Gaetano, lo storico mantello di Carlo V, un’antica peschiera di epoca Romana, la copia dell’Ultima cena di Leonardo in un vecchio convento o gustare il cibo più ‘nzivato della Calabria, trasformando il gioco in un potente strumento di promozione e valorizzazione culturale». Tra un paio di settimane, il gioco dovrebbe giungere in Calabria ed essere distribuito giusto in tempo per le feste di Natale.

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