Vulture Melfese, aggredisce la moglie davanti al figlio, arrestato

  • Postato il 23 novembre 2025
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Vulture Melfese, aggredisce la moglie davanti al figlio, arrestato

Nel Vulture Feltese un arresto per un caso di violenza di genere. Un uomo ha aggredito la moglie davanti al figlio minorenne


Un uomo arrestato dai carabinieri nel Vulture Melfese perché ha aggredito la moglie davanti al figlio minorenne: lo fanno sapere dall’Arma con una nota.
Nel nord della Basilicata, la chiamata al 112 arriva tesa, urgente. In pochi minuti le pattuglie della Stazione dei Carabinieri, affiancate dall’Aliquota Radiomobile di Melfi, rompono il silenzio della sera.

AGGREDISCE LA MOGLIE, L’INTERVENTO DEI CARABINIERI

Qualcosa sta accadendo in una casa qualunque, qualcosa che però – secondo i primi accertamenti – si ripete da tempo, nascosto, soffocato. I militari entrano in scena all’improvviso. Sulla strada trovano subito lei, la donna: è scossa, quasi paralizzata dalla paura, stringe il figlio, costretta a lasciare in fretta l’abitazione che dovrebbe essere il suo rifugio. Lo choc è evidente, le parole arrivano a strappi. Dentro casa, invece, c’è il compagno: quarant’anni anche lui, il volto tirato, lo stato di alterazione impossibile da ignorare. La tensione si sente nell’aria: poco prima, racconta la donna, l’ennesima esplosione di violenza.

VIOLENZA IN CASA, URLA E AGGRESSIONE FISICA

Non solo urla, ma anche aggressione fisica. E tutto – come sembra già accaduto altre volte – davanti al figlio minore, spettatore involontario di un dramma che lo supera. La scena si ricompone un pezzo alla volta. La vittima trova finalmente la forza di parlare, di raccontare ciò che per anni sarebbe rimasto chiuso tra quattro mura: minacce, umiliazioni, timori quotidiani.

LA FORZA DELLA VITTIMA, LA DENUNCIA

Nessuna denuncia fino a quel momento, nessuna voce che potesse fermare la spirale. I Carabinieri ascoltano, raccolgono prove, mettono ordine tra le evidenze e le accuse. La gravità dei fatti non lascia spazio a esitazioni: il quarantenne viene arrestato in flagranza, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.

ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Potenza, l’uomo viene accompagnato ai domiciliari nella stessa abitazione da cui poco prima era stata costretta a fuggire la compagna. Lei, intanto, si mette al sicuro: trova accoglienza e protezione da alcuni parenti, insieme al figlio.
Il Giudice per le Indagini Preliminari confermerà l’arresto. Per l’indagato – per il quale resta ferma la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva – scattano il divieto di avvicinamento alla persona offesa e il braccialetto elettronico, misura che serve a segnare un confine netto tra la violenza e la possibilità di tornare a vivere in pace.


«Il Comando provinciale carabinieri di Potenza sottolinea «la fondamentale importanza – si legge nella nota – di rompere il muro dell’omertà e della paura: l’impiego del Numero Unico di Emergenza 112».

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