Cala Fuili: la spiaggia selvaggia (e Instagrammabile) dove dimenticare il Wi-Fi
- Postato il 27 giugno 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Dimenticate stabilimenti, file per il pedalò e mojito serviti con la cannuccia storta: Cala Fuili è la versione sarda del “less is more”. E in questo caso, il “less” è una spiaggia da sogno incastonata tra le rocce del Supramonte, con acqua così trasparente da far impallidire persino il vostro gin tonic.
Siamo sulla costa orientale della Sardegna, a due passi da Cala Gonone (letteralmente: Cala Fuili è l’ultima spiaggia raggiungibile in auto prima che inizi l’avventura a piedi o in barca). Ed è proprio questo mix di selvaggia accessibilità a renderla tanto speciale: arrivarci è facile, ma sentirsi in mezzo al nulla è garantito.
Qui non ci sono chioschi né bar: il massimo che potrete ordinare è un tramonto dorato e un tuffo in acque color topazio. Ma attenzione: il cellulare prende poco e i ciottoli sotto i piedi non perdonano chi arriva in infradito. Insomma, è una spiaggia da veri esploratori chic.
Come arrivare e cosa portare per godersi Cala Fuili
Cala Fuili si raggiunge in pochi minuti d’auto da Cala Gonone, lungo una strada panoramica che merita almeno tre “wow!” e una foto per Instagram con didascalia tipo “on the road again”. La spiaggia è a pochi scalini di distanza dal parcheggio, scalini veri, scolpiti nella roccia e non metaforici: mettete in conto un po’ di discesa (e poi di risalita sudata).
La spiaggia non è sabbiosa, ma fatta di ciottoli bianchi e levigati: bellissimi da vedere, meno da camminarci sopra se vi siete fatti ingannare dallo spirito boho-chic e siete in sandali. Portate acqua, cibo, maschera e boccaglio: il fondale roccioso e limpido è un acquario naturale, pieno di pesci curiosi e qualche turista che prova a fare snorkeling con la GoPro al contrario.
E già che ci siete, al ritorno fate tappa a Cala Gonone per una porzione di culurgiones ripieni di patate e menta (così buoni da meritare una standing ovation), oppure una seadas appena fritta, col miele che cola e lo zucchero che vi resta sulle dita. Perché, si sa, il mare apre l’appetito e la Sardegna lo sa bene.
Cala Fuili e le sue sorelle, trekking, grotte e cale segrete
Cala Fuili non è solo una meta da cartolina, ma anche il punto di partenza per esplorare alcuni dei tratti più suggestivi del Golfo di Orosei. Proprio da qui parte il sentiero per Cala Luna, una delle spiagge più famose della Sardegna: circa un’ora e mezza di trekking tra boschi, falesie e profumo di macchia mediterranea.
Per i più temerari (e allenati), si può proseguire verso Cala Sisine, Cala Biriola e Cala Mariolu: un viaggio tra cale incontaminate, panorami mozzafiato e sogni a occhi aperti. Da non perdere anche le grotte del Bue Marino, proprio nei dintorni: un tempo rifugio di foche monache, oggi visitabili con escursioni in barca o a piedi. Dentro fa fresco, fuori si torna abbronzati e felici.