Bari, voto di scambio, condannato ex consigliere regionale

  • Postato il 27 settembre 2025
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Bari, voto di scambio, condannato ex consigliere regionale

L’ex consigliere regionale pugliese Giacomo Olivieri condannato a 9 anni di reclusione nel processo nato dall’inchiesta “Codice interno” sui presunti legami tra mafia, politica e imprenditoria a Bari.


Condanna a 9 anni di reclusione, per l’ex consigliere regionale pugliese Giacomo Olivieri nel processo nato dall’inchiesta “Codice interno” sui presunti legami tra mafia, politica e imprenditoria a Bari.

Lo ha deciso il gup di Bari, Giuseppe De Salvatore, davanti al quale si è svolto il processo in abbreviato con 104 imputati.

Olivieri, imputato per scambio elettorale politico-mafioso ed estorsione, è accusato di aver raccolto a pagamento i voti da tre clan di Bari per favorire l’elezione al consiglio comunale della moglie, Maria Carmen Lorusso, nel 2019. La Dda aveva chiesto nei suoi confronti la condanna a 10 anni di reclusione.

VOTO DI SCAMBIO, MAFIA E POLITICA A BARI, 103 CONDANNE


Sono 103 le condanne, dai 14 anni e otto mesi ai due anni e due mesi di reclusione, disposte dal gup di Bari Giuseppe De Salvatore nei confronti dei 104 imputati in abbreviato nel processo nato dall’inchiesta “Codice interno”, sui presunti legami tra mafia, politica e imprenditoria in città.

Il solo imputato Domenico Giannini, accusato di lesioni personali per aver partecipato a un agguato a colpi di pistola, assolto «per non aver commesso il fatto».

INCHIESTA CODICE INTERNO


La pena più alta (14 anni e otto mesi) disposta nei confronti di tre imputati, Filippo Mineccia, Silvio Sidella e Radames Parisi, tutti e tre membri del clan Parisi-Palermiti e imputati per reati legati alla criminalità organizzata, non per voto di scambio.

LE CONDANNE


Inflitti 14 anni a Tommaso Lovreglio, nipote del boss “Savinuccio” Parisi del quartiere Japigia di Bari e attivo, per la Procura, nel procacciamento di voti in favore di Maria Carmen Lorusso, moglie di Giacomo Olivieri (condannato a nove anni). Più lievi le condanne per gli altri imputati per voto di scambio: nove anni e quattro mesi per Michele De Tullio, sette anni e sei mesi per Leonardo Montani, quattro anni e quattro mesi per Michele Nacci (candidato in ticket con Lorusso e risultato primo dei non eletti), cinque per Bruna Montani, quattro per Mirko Massari, cinque per Gaetano Strisciuglio.

IL COINVOLGIMENTO DEL CLAN PARISI-PALERMITI


Più pesanti le condanne inflitte ai membri del clan Parisi-Palermiti: 11 anni per i boss Savino Parisi ed Eugenio Palermiti, 10 per Giovanni Palermiti, nove per Tommaso Parisi (cantante neomelodico conosciuto come “Tommy”), 14 per Radames Parisi, sette per Antonino Palermiti.

VOTO DI SCAMBIO, RISARCIMENTO ALLE PARTI CIVILI COINVOLTE


Nel dispositivo, il gup ha disposto il risarcimento nei confronti delle parti civili costituite: il Comune di Bari, la Regione Puglia, i ministeri dell’Interno, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze, dell’associazione Libera, del Comune di Altamura e delle municipalizzate Amgas e Amtab. Nei confronti del Comune di Bari e della Regione riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva di 200mila euro per ciascuna.

CONFISCHE E DISSEQUESTRI


Il gup ha poi disposto la confisca dell’appartamento di via Melo di Maria Carmen Lorusso e il dissequestro di un fabbricato di Polignano a Mare intestato sempre all’ex consigliera comunale.
Le motivazioni della sentenza saranno rese note in 90 giorni.

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