Bali oltre i cliché: 5 falsi miti da sfatare sull’isola degli Dei
- Postato il 16 luglio 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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Bali è molto più di quello che raccontano i social e i luoghi comuni; oltre il turismo di massa, nasconde un’anima sorprendente, ancora autentica e dalle grandi potenzialità.
Due italiani, Francesca Rizzo e Michele Porinelli, che vivono sull’isola da diversi anni, hanno imparato a inserirsi nel contesto sociale balinese, apprezzandone pregi e difetti e rispettandone usi e costumi. Con la loro attività imprenditoriale, legata agli investimenti immobiliari per affitti turistici, oltre a dare lavoro a numerosi balinesi, cercano di promuovere un modello di business e di turismo responsabile.
Francesca e Michele ci aiutano a fare chiarezza sui 5 miti da sfatare per conoscere davvero la perla dell’Indonesia.
1. Non è solo yoga e spiritualità
Bali, con oltre 20.000 templi, viene definita l’“isola degli Dei” e nell’immaginario collettivo è il luogo dello yoga e della meditazione. In realtà è molto più di questo. Qui viene praticata una vera e propria cultura del fitness. Tra palestre ultra moderne, studi di pilates, centri padel e spazi di relax come saune e ice bath, Bali celebra il benessere fisico e mentale ed emana un’energia contagiosa, rendendo questa destinazione un’ottima scelta per chi cerca un’esperienza di wellness completa.
2. Non è flagellata dall’overtourism
L’overtourism è un fenomeno culturale globale, legato all’aumento dei voli low cost e alimentato dai social media, che vedono sempre più persone disposte anche a indebitarsi pur di realizzare il perfetto selfie esotico da postare. È un tema che riguarda moltissimi Paesi, città e luoghi meravigliosi del mondo ed è l’espressione di un turismo irrispettoso, che non ha a cuore l’ambiente e la cultura locali. Bali viene molto spesso descritta come un paese sopraffatto da orde di turisti e investitori disposti a costruire in ogni angolo dell’isola. La realtà a nostro avviso è diversa: Bali è un’isola molto più estesa, autentica e variegata di quanto mostrino le foto di Kuta o Canggu. Sono ancora moltissime le aree incontaminate, lontane dai flussi turistici, che offrono esperienze sostenibili. Uluwatu, Sidemen o la costa nord stanno emergendo come alternative di charme e tranquillità.
3. Non è solo per backpacker
Se un tempo era il paradiso dei viaggiatori low-cost, oggi Bali ospita una delle offerte turistiche più sofisticate del Sud-est asiatico. Boutique hotel, ville di design, ristoranti stellati e resort di lusso convivono con esperienze su misura e percorsi immersivi, adatti anche a un pubblico esigente e internazionale.
4. Non è solo terra di nomadi digitali
L’immagine di Bali come meta dei freelance da laptop è solo parziale. Oggi sull’isola si stanno trasferendo anche famiglie, giovani imprenditori, pensionati e investitori da tutto il mondo. È un luogo dove è possibile vivere, lavorare e creare, in un contesto che unisce qualità della vita, bellezza naturale e infrastrutture in continua evoluzione. Il tutto accompagnato da una burocrazia molto meno limitante che nei paesi occidentali, Italia in testa.
Il Ministero della Giustizia e dei Diritti Umani di Bali registra 109.801 stranieri che attualmente vivono sull’isola. Di questi, 29.070 hanno un permesso temporaneo, mentre 2.246 ne possiedono uno permanente. Russia, Stati Uniti, Australia, Italia, UK, Germania, Giappone, Francia e Olanda sono i paesi di provenienza principali degli expat che hanno deciso di vivere qui. Secondo l’ultimo censimento AIRE i cittadini italiani residenti in Indonesia sarebbero 1.486, in costante crescita nell’ultimo decennio.
5. Non solo Dubai è la meta per gli investimenti immobiliari: Bali è la nuova frontiera
Negli ultimi anni Bali ha visto un forte sviluppo del settore immobiliare, con un ritorno sull’investimento tra i più alti a livello internazionale. I prezzi, ancora accessibili rispetto ad altre destinazioni, l’alta domanda turistica e la possibilità di gestione a reddito rendono l’isola una scelta intelligente per chi guarda al mattone come investimento. Lo conferma anche AirDna, la piattaforma fondata da Airbnb, Booking e Vrbo, che nomina Bali come destinazione più redditizia al mondo per gli investitori immobiliari. Nel corso dell’ultimo anno, i rendimenti sono aumentati del 13%, con una media annua di quasi 40.000 dollari. Gli investitori italiani che hanno aderito al progetto di Bali Holiday Properties di Michele Porinelli e Francesca Rizzo possono contare su una rendita mensile di circa 3.500 – 6.500 euro, con contratti della durata di 5 anni, rinnovabili.
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