Auto per neopatentati, come verificare l’idoneità
- Postato il 9 novembre 2025
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- Di Virgilio.it
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La guida di un’auto subito dopo aver conseguito la patente è una fase regolata da una serie di vincoli. Il Codice della Strada, all’articolo 117, stabilisce i limiti per la guida dei neopatentati per garantire sicurezza e consapevolezza. La norma nasce per evitare che un conducente alle prime armi si metta al volante di veicoli troppo potenti o difficili da controllare. La normativa in vigore prevede una serie di parametri legati al rapporto tra potenza e peso (o potenza e tara) e alla potenza massima dell’auto, con valori che cambiano a seconda della data di rilascio della patente.
In ogni caso è centrale il passaggio della verifica della data di rilascio della patente. Stabilisce quali disposizioni si applicano e quindi quali auto risultano guidabili.
Dove si leggono i valori dell’auto per neopatentati
Dopo anni di richieste da parte di case automobilistiche e associazioni di categoria è entrato in vigore un nuovo regime più realistico per i neopatentati e in linea con le prestazioni delle auto moderne. I limiti sono stati alzati nella convinzione che la sicurezza dipende sì dalla potenza del motore, ma anche dai sistemi di assistenza alla guida e dalla tecnologia di bordo.
Per i titolari di patente B il nuovo riferimento prevede un rapporto tra potenza e tara non superiore a 75 kW per tonnellata e una potenza massima di 105 kW per le auto di categoria M1. È una soglia che consente di scegliere tra più modelli, comprese molte ibride ed elettriche di fascia media. Chi ha conseguito la patente prima del 14 dicembre 2024 resta soggetto ai limiti precedenti ovvero 55 kW per tonnellata e 70 kW di potenza massima, oppure 65 kW per tonnellata per le auto a propulsione elettrica o plug-in.
Per sapere se un’auto rientra o meno tra quelle guidabili da un neopatentato, basta leggere con attenzione la carta di circolazione o il Documento unico di circolazione e proprietà. Nella sezione Dati tecnici sono presenti due camp: la voce P.2, che indica la potenza massima del motore in kilowatt, e il rapporto tra potenza e tara, espresso in kW per tonnellata. Se l’auto rispetta entrambi i limiti è idonea alla guida per i neopatentati.
In alcuni veicoli più datati o importati dall’estero, il rapporto tra potenza e tara non è sempre stampato sul documento. In questo caso la verifica può essere effettuata manualmente secondo la formula potenza in kW diviso tara/1000. Il risultato sarà pari o inferiore alla soglia prevista dal proprio regime normativo (55, 65 o 75 kW/t).
Che cosa è la tara
Uno degli elementi meno compresi nel calcolo dell’idoneità di un’auto per neopatentati è la tara del veicolo. Si tratta del peso a vuoto dell’automobile, comprensivo di tutti i liquidi necessari al funzionamento tra carburante, olio, liquido refrigerante, ma senza passeggeri né bagagli. È su questo valore che si calcola il rapporto fra potenza e tara, espresso in kilowatt per tonnellata.
La tara non va confusa con la massa complessiva che comprende il carico massimo consentito, ma utilizzare questo secondo parametro falserebbe il risultato. Per questo motivo nei documenti di immatricolazione la tara è riportata in modo identificabile con il codice F.2 nella carta di circolazione.
L’estensione ai veicoli elettrici e ibridi
Con la diffusione delle auto elettriche e ibride plug-in il concetto di potenza ha assunto una nuova dimensione. Un motore elettrico può erogare potenza istantanea, ma non significa che l’auto sia difficile da gestire. Per questo motivo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiarito che anche i veicoli a propulsione elettrica rientrano nei nuovi limiti di 75 kW/t e 105 kW, senza differenze di trattamento rispetto alle auto termiche.
Per i neopatentati con patente rilasciata prima della riforma resta in vigore il parametro di 65 kW/t, una soglia pensata per non escludere le prime generazioni di veicoli elettrici, più leggeri e con potenze contenute. Oggi però la maggior parte dei modelli in commercio supera facilmente questi limiti e ha reso di fatto necessario attendere la fine del periodo di restrizione per poterli guidare.
Durata dei vincoli, tre anni di esperienza
Lo status di neopatentato dura tre anni dalla data di rilascio della patente B. Durante questo periodo, oltre ai limiti tecnici sull’auto, si applicano altre restrizioni comportamentali. Il Codice della Strada impone un limite massimo di 100 km/h in autostrada e 90 km/h sulle strade extraurbane principali, anche se la soglia generale per gli altri conducenti è più alto. Allo stesso modo, la tolleranza zero per l’alcol è totale: il tasso alcolemico deve essere pari a 0, senza eccezioni.
Una novità della riforma del 2024 riguarda la possibilità per i neopatentati di guidare auto non idonee se accanto a loro è presente un istruttore esperto. La legge consente di superare i limiti di potenza e rapporto peso e potenza quando sul sedile del passeggero si trova una persona con patente della stessa categoria da almeno dieci anni o patente di categoria superiore, purché abbia meno di 65 anni.
Questa apertura consente ai neopatentati di allenarsi alla guida di veicoli più potenti sotto supervisione e ridurre l’impatto del salto prestazionale dopo la fine del periodo di limitazione. La deroga non cancella comunque le altre restrizioni: restano validi i limiti di velocità e il divieto assoluto di consumo di alcol.
Le sanzioni: quanto si rischia con un’auto non idonea
Guidare un’auto che non rispetta i limiti previsti per i neopatentati è un’infrazione considerata grave dal Codice della Strada. L’articolo 117, comma 5 prevede una multa da 165 a 660 euro e la sospensione della patente da due a otto mesi. In caso di recidiva o di incidente, le conseguenze possono aggravarsi, fino al ritiro della patente e alla rivalsa da parte dell’assicurazione.
Le compagnie possono rifiutare il rimborso dei danni se il sinistro è avvenuto mentre il conducente guidava un’auto non conforme ai limiti di legge.
Oggi esistono strumenti digitali che rendono la verifica immediata. Sul Portale dell’automobilista, basta inserire la targa per conoscere in tempo reale se un’auto è guidabile da un neopatentato. Alcune app ufficiali e siti delle case costruttrici prevedono la funzione “idoneità neopatentati”, utile per chi vuole confrontare più modelli prima dell’acquisto. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha inoltre attivato un servizio di controllo integrato che aggiorna in automatico le soglie in base alla data di rilascio della patente.