Ancora con la Valdastico? Una devastazione unica per un’autostrada che non vuole nessuno

  • Postato il 29 ottobre 2025
  • Ambiente
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Ogni tanto ritorna la propaganda di facciata del presidente della giunta provinciale trentina, Maurizio Fugatti; d’altronde l’aveva scritto nel programma che avrebbe realizzato la prosecuzione dell’autostrada della Valdastico, sul versante trentino. E in questi giorni, l’ennesimo annuncio, per tenere alta l’attenzione sul tema, dichiarando che la provincia sta – per l’ennesima volta – valutando l’uscita di quest’opera a Besenello o a Trento sud, tornando su una vecchia ipotesi e scartando quindi l’uscita a Rovereto, come invece pareva si decidesse di proseguire.

Gioiscono i roveretani, ma il dolo di quest’opera, che costerebbe come stima 3,5 miliardi di euro, si riverserebbe su tutto il territorio. Una devastazione unica, dato che l’opera attraverserebbe boschi e montagne, con notevoli scavi in galleria e un’infinità di viadotti, che andrebbero a deturpare in maniera devastante il territorio.

E nessuno la vuole, nemmeno le amministrazioni locali pure amiche o vicine ai leghisti al governo provinciale.

Insomma, se si va ad analizzare la relazione emessa dalla stessa provincia di Trento, questa sarebbe un’opera che prevede come minimo sette anni di lavori, ma che ben sapendo come lievitino i tempi di opere simili, probabilmente raddoppierebbero come tempistiche, quindi per quindici anni si assisterebbe ad un cantiere permanente in zone di montagna; e che dire delle cifre stimate? Con le variabili idrogeologiche determinate dalla zona dei lavori, che vede la presenza di centinaia di rogge e torrenti, anche sotterranei, i costi previsti salirebbero esponenzialmente come peraltro di solito accade con simili opere; quindi, quando si ripagherebbe un’opera devastante per il territorio, che si vuole realizzare contro la volontà degli abitanti di tutti i paesi interessati? Praticamente mai; e per cosa poi? Per “guadagnare” venti minuti di tempo, fra quindici anni, sulla tratta Trento- Vicenza? E la tesi posta per dichiarare che si abbasserebbe il traffico in Valsugana è pure fuori scala, perché tale traffico, veramente molto elevato, è però territoriale, cioè per la maggior parte limitato alla zona e non diretto verso il Veneto.

Quindi, che senso ha costruire un’opera devastante per l’ambiente e per il territorio, che costa miliardi di euro e non risolve alcun problema ed è vista da TUTTI i trentini come inutile e assurda?

Risibile anche la presa di posizione di Confindustria trentina, che sostiene l’opera come “essenziale e strategica”; ma secondo quali parametri, se i costi sono elevatissimi a fronte di benefici ininfluenti? Sarebbe meglio smetterla di perseguire opere devastanti per il territorio, non volute dal popolo, inaccettabili per lo sfregio del territorio, in quanto distruttive e contro ogni logica. E in Trentino le amministrazioni locali interessate rimangono contrarie; come si può pensare di imporre un’opera se non è richiesta, anzi è rifiutata dalla maggior parte del popolo?

Sarà battaglia, ancora, battaglia che va avanti da decenni contro quest’opera inutile, che rappresenta solo l’incapacità di progettare viabilità alternativa seriamente, ma persegue vie che ci stanno portando al disastro ambientale e climatico.

L'articolo Ancora con la Valdastico? Una devastazione unica per un’autostrada che non vuole nessuno proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti