Amt, via libera del tribunale al piano di risanamento: congelate per 4 mesi le azioni dei creditori

  • Postato il 24 dicembre 2025
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Genova. La giudice del tribunale civile di Genova, Chiara Monteleone, ha depositato questa mattina il provvedimento che conferma le misure cautelari chieste dal consiglio di amministrazione di Amt per mettere l’azienda al sicuro da azioni dei creditori, attuando nel contempo il piano di risanamento dell’azienda di trasporto pubblico.

Il provvedimento – si apprende – ha accolto tutte le richieste relative alle misure protettive nell’ambito della composizione negoziata della crisi, sospendendo la pronuncia sulla liquidazione giudiziale e sospendendo le esecuzioni da parte dei creditori per 120 giorni, il termine massimo previsto dalla legge, prorogabile per altri 120.

La giudice la scorsa settimana aveva rinviato all’11 febbraio l’udienza – inizialmente fissata al 17 dicembre – chiesta da alcuni creditori intenzionati a far dichiarare il fallimento dell’azienda di trasporto pubblico. A questo punto l’udienza sul fallimento – tecnicamente si parla di liquidazione giudiziale – non si terrà e la richiesta sarà sospesa.

Un regalo di Natale in parte atteso ma certamente molto gradito per l’azienda di trasporto pubblico metropolitano, che si unisce a quello ricevuto due giorni fa grazie allo sblocco dei 14,3 milioni di euro di trasferimenti statali che la Regione ha destinato ad Amt per far fronte al fabbisogno di liquidità di dicembre. I soldi serviranno per pagare gli stipendi e soprattutto i pagamenti dei fornitori, una boccata d’ossigeno per l’azienda che era arrivata letteralmente a un passo dal fallimento.

Il provvedimento del tribunale di Genova è arrivato dopo due udienze. Nella principale, che si è tenuta il 28 novembre, insieme agli avvocati Franco Vazio e Marco Arato e ai loro team (legali di Amt) e al direttore generale dell’azienda Paolo Ravera, era presente anche il commercialista Giovanni Mottura, esperto nominato dalla Camera di commercio, che aveva espresso parere positivo al piano di risanamento dell’azienda. La relazione di Mottura (che già aveva gestito la crisi della romana Atac), rilevando il patrimonio netto negativo provvisorio di circa 90 milioni accertato dall’advisor nominato dal nuovo Cda di Amt a settembre, conteneva un via libera sostanziale al piano di rientro e alle misure richieste. Il 12 dicembre una nuova udienza cartolare aveva consentito all’azienda di rispondere in modo documentale alle memorie presentate da alcuni creditori.

Autore
Genova24

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