Asl 3, salta il contratto integrativo 2025: firmato solo uno stralcio. Fials annuncia stato di agitazione e sciopero
- Postato il 23 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Nessun accordo sul Contratto integrativo aziendale 2025 di Asl 3. Come annunciato nei giorni scorsi, la trattativa si è chiusa senza firme sul CIA, lasciando sul tavolo molte delle rivendicazioni sindacali. A renderlo noto è la Fials Genova, che parla apertamente di “accordo saltato” e di un giudizio “fortemente negativo” sull’operato della direzione aziendale.
Per evitare però di perdere i pochi risultati già raggiunti, Fials – insieme alla RSU di Asl 3 – ha deciso di sottoscrivere uno stralcio di accordo, definito “torto collo e tappandosi il naso”, con l’obiettivo di salvaguardare fasce DEP, indennità e fondo per le incentivazioni.
Nel dettaglio, lo stralcio mette al sicuro innanzitutto le fasce DEP 2025: saranno circa 800, pari al 50% dei 1.769 aventi titolo. La graduatoria 2025 verrà pubblicata nei prossimi giorni, con decorrenza dal 1° gennaio 2025 e arretrati. Sono previsti i consueti tempi per osservazioni e ricorsi, mentre l’erogazione in busta paga è attesa tra marzo e aprile 2026.
Confermato anche l’adeguamento delle indennità. L’indennità notturna passa da 4 a 5 euro l’ora a partire dal 1° gennaio 2025, mentre la pronta disponibilità sale da 1,80 a 2,30 euro, in linea con quanto già avvenuto nel 2024. L’ex indennità subintensiva e domiciliare aumenta da 5 a 6,25 euro al giorno ed è estesa anche agli operatori TSLB e OSS del laboratorio analisi di Villa Scassi impegnati nelle urgenze di pronto soccorso. Le liquidazioni sono previste tra gennaio e marzo 2026.
Lo stralcio conferma inoltre la destinazione degli avanzi non spesi dei fondi contrattuali alle incentivazioni e ai progetti obiettivo già concordati: tra questi CUP, carcere, eliporto e ascensori, progetti autofinanziati del Dipartimento di prevenzione, gestione cassa, squadre antincendio, cure domiciliari e palliative, con alcuni aggiornamenti previsti.
Per la definizione completa del Contratto integrativo aziendale – fondi, incentivazioni, welfare e nuovi progetti – se ne riparlerà a gennaio, con l’attuale amministrazione o con quelle che subentreranno. Su questo punto Fials ribadisce di non voler rinunciare ad alcuna rivendicazione.
Intanto, però, il sindacato annuncia l’apertura di una nuova fase di conflitto. Il 2026 si aprirà con la dichiarazione dello stato di agitazione, il blocco del lavoro straordinario e il preavviso di sciopero, indirizzato a Regione Liguria e alle aziende sanitarie. Al centro della protesta la mancata convocazione dei tavoli su temi ritenuti prioritari: dallo scorporo di Villa Scassi alla mobilità del personale, dalla costituzione dell’Azienda territoriale ai fondi contrattuali, fino ai contratti integrativi 2026, alla rappresentanza sindacale e al piano assunzioni.
Fials conferma la disponibilità a un percorso unitario con Cgil e Uil, a partire proprio dallo stato di agitazione, che potrebbe essere attivato anche a breve.
Durissimo infine il giudizio sulla direzione di Asl 3, accusata di non aver mai incrementato i fondi contrattuali dal 2016-2017, nemmeno in presenza di bilanci in attivo o in pareggio. “Auguri natalizi e ringraziamenti non bastano – scrive il sindacato – quando si rifiuta di applicare una norma del contratto nazionale che avrebbe garantito poche decine di euro l’anno a ciascun operatore”.
Secondo Fials, la mancanza di una mobilitazione più ampia da parte di tutte le sigle sindacali ha contribuito allo stallo della trattativa. “Non ci sono alternative – conclude la segreteria genovese – se la categoria vuole farsi sentire deve puntare sulla mobilitazione e sulla lotta. I prossimi mesi saranno un banco di prova e non è possibile affrontarlo divisi”.