NBA, Jokic senza limiti: 56 punti, 16 rimbalzi e 15 assist, è un Natale mai visto prima. Durant batte LeBron

  • Postato il 26 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Il Natale degli ortodossi cade il 7 gennaio, per cui quella di ieri per Nikola Jokic era una giornata come le altre. In ufficio, ma forse con un che di speciale: con 56 punti, 16 rimbalzi e 15 assist il serbo ha trascinato i Denver Nuggets alla vittoria contro i Minnesota Timberwolves, ma soprattutto ha riscritto la storia dell’NBA in versione natalizia. Perché mai nessuno aveva mandato a referto una simile performance nel giorno tanto caro alla cristianità cattolica, di fatto mandando un segnale forte e chiaro anche al resto della concorrenza. Un lampo in una stagione (per Denver) in chiaroscuro, ma la storia si fa anche a piccole dosi.

Jokic fantasmagorico: ma per lui Natale è il 7 gennaio…

Jokic contro Minnesota è stato debordante. Qualcuno ha ironizzato dicendo che fosse arrabbiato per aver dovuto saltare (appunto) il pranzo di Natale, dimenticando appunto che Nikola è di religione ortodossa, e per lui il 25 dicembre è un giorno come un altro. Non per l’NBA, che ha potuto godere di 5 partite di grande intensità, con il serbo che giocoforza s’è preso la scena.

La prestazione individuale è stata esorbitante: non era mai accaduto nella storia del Christmas Day di assistere a uno score personale di 15/21 dal campo e 22/23 ai liberi, con 18 punti messi a segno nel supplementare, riuscendo a rimettere un po’ di pace in una Denver che sin qui ha fatto più fatica del normale.

Difficile pensare ai Nuggets come una contender seria per il titolo, ma intanto le partite di Natale hanno ribadito al mondo intero che questo è il decennio del Joker, che se solo avesse un po’ più di assistenza attorno potrebbe semplicemente dominare la lega.

Le “scuse” del Joker a fine partita: “Abbiamo finito un po’ tardi”

La sfida con Anthony Edwards è stata la più clamorosa di tutte: 44 punti per Ant, non sufficienti però per consentire ai Wolves di avere ragione (142-138 il finale), dilapidando peraltro un vantaggio di 9 punti nei 5’ di overtime. Prima che Jokic decidesse di vincerla (quasi) da solo. Una partita folle, come poche ne ho viste in vita mia. Mi spiace solo che sia finita un po’ tardi, perché così non ci siamo goduti e non abbiamo fatto godere questa giornata a molta gente”, ha commentato il Joker a fine partita.

Nessuno aveva mai fatto registrare una tripla doppia da 55 punti, 15 assist e 15 rimbalzi: per Jokic è la numero 200 in carriera (179 in regular season, 21 nei play-off), con Chamberlain che rimane il re dei punti nei Christmas Day con 60 nel 1961 (59 per King nel 1984). Numeri fuori dall’altro mondo.

Durant fa la festa a LeBron: Lakers, stato di crisi

Nelle altre gare di Natale, a fare notizie è la vittoria (netta) di Houston in casa dei Los Angeles Lakers per 119-96, con Kevin Durant che stravince il duello diretto con LeBron James. Durant chiude la sua giornata con 25 punti e 9 assist, LeBron non sfigura con 18 punti e 5 assist, ma i Lakers hanno evidenti problemi difensivi e la differenza nelle fasi cruciali del match s’è vista tutta, con i Rockets che hanno trovato lungo la via i 26 punti di Amen Thompson, uno in più di quanti ne ha mandati a referto Luka Doncic.

I Lakers, dopo un avvio di stagione assai positivo, sono in netta regressione: i limiti difensivi cominciano a presentare il conto e di questo passo viene da chiedersi chi e cosa potranno invertire la rotta, con la sensazione che l’ultimo ballo di LeBron sulla costa californiana (sempre più frequenti le voci di un addio a fine stagione) possa rivelarsi povero soddisfazioni.

Curry trascina i Warriors, NY ormai sa solo vincere

Chi ha alzato sensibilmente l’asticella sono i San Antonio Spurs, che per la terza volta negli ultimi 15 giorni hanno battuto i campioni in carica degli Oklahoma City Thunder. De’Aaron Fox con 29 punti ha trascinato i texani al successo, con Wembanyama che ne ha segnati 19 in uscita dalla panchina (come lui anche Castle), mentre OKC ha ottenuto 22 punti da Shai Gilgeous-Alexander, mostrando un periodo di sostanziale flessione che pure non sembra togliere il sonno ai detentori dell’anello.

Step Curry con 23 punti trascina al successo i Warriors contro i Mavericks (per Cooper Flagg prima partita di Natale da 27 punti, ma non basta), vincono anche i Knicks in volata in casa dei Cavs, con Brunson e Mitchell che firmano 34 punti a testa e l’ex Jordan Clarkson decisivo con 25 punti.

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