Al museo newyorkese dedicato all’arte italiana sono state donate due installazioni di Piero Manzoni
- Postato il 7 settembre 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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In un’epoca in cui il concettualismo e le installazioni artistiche iniziavano ad affacciarsi all’orizzonte del mondo dell’arte, Piero Manzoni (Soncino, 1933 – Milano, 1963) concepiva nel 1961 quelle due ambienti immersivi. Purtroppo i progetti rimasero irrealizzati al momento della morte dell’artista, ma nel 2019 Rosalia Pasqualino di Marineo, direttrice della Fondazione Piero Manzoni, decise di dare forma a quelle che poi divennero la Stanza pelosa e la Stanza fosforescente, commissionandole all’architetto newyorkese Stephanie Goto in occasione della mostra Piero Manzoni: Materials of His Time da Hauser & Wirth a Los Angeles.
Oggi, quelle due installazioni tornano fruibili grazie alla donazione della galleria americana e della fondazione dell’artista in Piero Manzoni: Total Space ospitato negli spazi di Magazzino Italian Art a New York a partire dall’8 settembre. Curato da Nicola Lucchi, il progetto accompagna il pubblico alla scoperta della ricerca – lucida e ironica – di Piero Manzoni, e della sua eredità nel movimento dell’Arte Povera. Non solo, le installazioni saranno accompagnate anche da una copia espositiva della Base magica. Si tratta di un piedistallo concepito nel 1961 per trasformare la realtà stessa in arte e rappresenta un altro aspetto dell’esplorazione di Manzoni dei confini tra opera d’arte e spettatore. Salendovi sopra, qualsiasi persona viene idealmente elevata allo status di scultura.

La mostra di Piero Manzoni da Magazzino Italian Art a New York
“Presenteremo una selezione essenziale di Achrome accanto ai due ambienti immersivi, che ci permetteranno di illustrare come Manzoni abbia condotto nuove riflessioni sul rapporto tra artista, opera e spettatore”, spiega Nicola Lucchi, curatore della mostra e direttore della didattica e del Centro di Ricerca di Magazzino Italian Art. “Il lavoro di Manzoni fu un punto di svolta per gli artisti dell’Arte Povera rappresentati nella collezione permanente di Magazzino: l’uso di materiali non convenzionali, la messa in discussione dell’opera come oggetto-feticcio, il coinvolgimento diretto del pubblico e la tensione tra natura e artificio sono tutti temi che Manzoni aveva anticipato con chiarezza e arguzia. La mostra sarà anche il punto di partenza per una programmazione culturale che includerà conferenze, presentazioni di libri, la pubblicazione di un catalogo, e un simposio dedicato allo studio dell’artista. Dedicheremo poi particolare attenzione al lavoro con le scuole, grazie all’inaugurazione del nostro nuovo Education Center: oltre alle visite guidate e ai laboratori didattici, stiamo approfondendo le possibilità di studiare la lingua italiana a confronto con le arti visive, anche grazie a corsi di aggiornamento per gli insegnanti delle scuole elementari, medie e superiori. Queste iniziative, pensate per studenti di diverse fasce d’età, intendono favorire un apprendimento attivo e inclusivo, mettendo al centro il ruolo dell’arte come strumento di condivisione, riflessione e costruzione di comunità”.





Magazzino: principale istituzione dedicata all’arte e alla cultura italiana a New York
“La donazione è un riconoscimento del ruolo di Magazzino come la principale istituzione dedicata all’arte e alla cultura italiane dal dopoguerra a oggi nel Nord America”, spiega ad Artribune Adam Sheffer, direttore di Magazzino Italian Art a New York. “È inoltre un dono decisivo nel riaffermare il lavoro di Manzoni come importante precursore del gruppo di Arte Povera. È dunque una donazione mirata, radicata saldamente nella missione del Museo e nella sua visione per il futuro. In passato, Magazzino ha avuto il privilegio di ricevere donazioni significative e determinanti da artisti, eredi e fondazioni. Questi gesti hanno avuto un ruolo importante per la nostra istituzione, poiché si inseriscono nel nostro impegno di approfondire la comprensione dell’influenza dell’Arte Povera sulla storia dell’arte — un’influenza indelebile e sempre attuale, che continua ancora oggi a orientare le pratiche artistiche”.

Il programma espositivo di Magazzino Italian Art a New York
“Guardando con entusiasmo alla stagione 2025-2026, siamo lieti di annunciare che, dopo la mostra dedicata a Piero Manzoni, presenteremo la prima retrospettiva museale in Nord America dell’artista multidisciplinare Marinella Senatore, intitolata ‘Marinella Senatore. I Contain Multitudes’”, continua il direttore del museo. “La mostra è sostenuta da un prestigioso contributo della 14ª edizione del programma Italian Council, nell’ambito del quale Magazzino è stato uno dei due soli istituti americani a ricevere un finanziamento.
La prossima esposizione di Senatore rappresenta per lei un ritorno a Magazzino Italian Art. Nel 2019, con il progetto ‘School of Narrative Dance’, l’artista coinvolse circa cento interpreti — professionisti e amatori provenienti da tutta la Hudson Valley — in una monumentale processione e celebrazione collettiva della comunità nella cittadina di Cold Spring. Come già era avvenuto con Walking Sculpture di Michelangelo Pistoletto nel 2017, l’evento è stato un’occasione per riaffermare la missione di Magazzino di dialogare con la comunità locale, e di offrire negli Stati Uniti una piattaforma agli artisti italiani contemporanei”.
Valentina Muzi
L’articolo "Al museo newyorkese dedicato all’arte italiana sono state donate due installazioni di Piero Manzoni " è apparso per la prima volta su Artribune®.