Affitti brevi e diritto alla casa, l’intervento del Sunia: “A Genova serve un’agenzia della casa pubblica”

  • Postato il 6 gennaio 2025
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Genova. Anche il sindacato degli inquilini Sunia interviene nel dibattito sugli affitti brevi e sulle nuove regole da poco entrate in vigore.

“A fronte di aumenti degli affitti, di difficoltà ad avere una casa popolare, di migliaia di appartamenti sfitti, di sfratti per morosità incolpevole la Confedilizia parla di attacco alla proprietà immobiliare difendendo a spada tratta gli affitti brevi, ma ciò è ridicolo” incalza il segretario Bruno Manganaro che cita la Concommercio secondo la quale è giusto di fronte a un calo degli contratti standard del 35%  “imporre controlli e limitazioni… e che oltre la proprietà privata bisogna proteggere anche le famiglie e il diritto all’abitare”. E cita anche la Fiaip rappresentante degli agenti immobiliari, che parla degli affitti brevi come”di un fenomeno che si appoggia su grosse quote di sommerso”.

“Gli affitti brevi in una stagione di crisi abitativa rappresentano, magari oltre le loro colpe, l’interesse verso il profitto e il fastidio verso i bisogni di lavoratori e lavoratrici – dice Manganaro – La ricerca di una casa in affitto è difficile, le graduatorie delle case popolari sono lunghe e mai esaurite e la rendita immobiliare e finanziaria non può essere l’unico interesse. Trovare una casa in affitto per lavoratori e lavoratrici è una strada tortuosa e molte volte irraggiungibile e per i giovani impossibile.

Per questo per il segretario del Sunia “bisogna costruire l’Agenzia della Casa Pubblica a Genova per favorire l’incontro tra il diritto ad un contratto concordato e l’interesse della proprietà. Non farlo vuol dire aumentare il disagio e la rabbia abitativa oltre a non volere un futuro industriale di questa città fatto di qualità del lavoro e di salari, accettando di galleggiare”.

Autore
Genova24

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