“Acqua a 9 euro, lasagna a 25 euro e un’insalata a più 15 euro”: i prezzi da capogiro dell’aeroporto più costoso del mondo. Ecco dove si trova

Che i prezzi in aeroporto non siano esattamente popolari è risaputo. Ma ce n’è uno che batte tutti, guadagnandosi il primato di più caro al mondo. Un croissant a 17 euro, una birra locale a 17,5, una bottiglietta d’acqua da 25 cl a 9 euro. È il menù dell’aeroporto internazionale di Istanbul, in Turchia, tra i più trafficati del pianeta, con oltre 220mila passeggeri al giorno. A documentarlo è il giornalista Leonard Berberi del Corriere della Sera, inviato nella capitale turca. Tra i piatti più discussi, una porzione di lasagna da 90 grammi venduta a 24,5 euro che, scrive Berberi, “appare più un pezzo di mattone con una spolverata di quello che sembra formaggio grattugiato e una foglia di pseudo-basilico”.

Il resto del listino non è da meno. I croissant salati vanno da 14,5 a 17,5 euro, le insalate partono da 13 e arrivano a superare i 17. Un caffè espresso? 5,5 euro. E per una birra “Efes”, tipica locale, servono 17,5 euro. Ma fuori dall’aeroporto, la stessa birra costa molto meno: “Nel cuore dell’ex Costantinopoli l’abbiamo pagata circa 1,5 euro”, racconta Berberi. La società che gestisce l’hub, IGA, prova a spiegare: “La politica dei prezzi è principalmente guidata da confronti con i principali aeroporti globali, tra cui Amsterdam, Copenaghen, Dubai, Francoforte e Londra Heathrow”.

I conti all’aeroporto di Istanbul non tornano: “Sebbene alcuni prodotti possano avere prezzi più alti in base alla categoria, tale prezzo riflette non solo il costo del prodotto stesso, ma anche l’esperienza complessiva e il valore aggiunto che lo accompagna”. Pare, quindi, esserci poca trasparenza. Alla richiesta di chiarimenti sui ricavi, la portavoce si limita a dire: “A causa della riservatezza commerciale, non siamo in grado di divulgarli”.

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