A Crema spuntano le panchine anti clochard, come nella Verona di Tosi. Ma oggi qui c’è il Pd: meglio tacere
- Postato il 4 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Era il 2007 quando l’allora leghista Flavio Tosi da primo cittadino della città di Verona mise dei divisori alle panchine della città per impedire ai clochard di sdraiarsi. Negli stessi anni un altro uomo dell’era Umberto Bossi, il sindaco medico di Crema Bruno Bruttomesso, firmava un’ordinanza anti accattonaggio per impedire ai più poveri di chiedere la carità. La Sinistra insorse.
Ce le ricordiamo ancora oggi le battaglie nella città di Romeo e Giulietta contro Tosi accusato di non essere umano. Il Partito Democratico di allora, a Verona, inserì al più presto negli ordini del giorno dei consigli una mozione “anti-bracciolo”. Nella città lombarda, invece, si misero a raccogliere firme per abolire l’ordinanza con tanto di banchetti in piazza.
Quindici anni dopo le panchine anti bivacco contro i clochard spuntano a Crema a casa dei compagni della Coop. Il sindaco leghista Bruttomesso e la Lega, nella città che ha dato i natali al compositore Giovanni Vailati, ai giornalisti Beppe Severgnini ed Emilio Carelli, non ci sono più. I tempi in cui a mangiare il tortello arrivava anche Umberto Bossi son finiti. Ora governa il Partito Democratico. Il primo cittadino, il quarantenne Fabio Bergamaschi, quando il fondatore della Lega alzava l’ampolla con l’acqua del Po al cielo aveva undici anni.
Questa è l’era dei Pride nell’ex Repubblica Veneta, dei punk che fanno festa con il salam, della bertolina che piace anche ai fan del film Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino che ogni anno a luglio si danno appuntamento a Crema da tutto il mondo. Restano solo, oggi come ieri, i clochard: una ventina. Uomini, per la maggior parte, con percorsi difficili, diversi, con storie che spesso tanti conoscono ma che nessuno vuole davvero guardare in faccia. Per loro la Caritas d’inverno apre un dormitorio da 18 posti letto mentre d’estate ne garantisce quattro, ben selezionati (i tossici attivi sono esclusi, così hanno deciso con l’amministrazione). Gente che il massimo fastidio che dà – com’è ovvio che sia per chi sta in strada – è ubriacarsi, tant’è che il quotidiano locale La Provincia riporta titoli a gran pagina di “Daspo per due ubriachi. 64enne e 53 enne sorpresi con troppa birra”. (Chissà se i Carabinieri passassero alle feste dell’Unità…).
Donne, per strada, a Crema, quasi zero. E per fortuna, perché per loro non c’è una stanza a far da dormitorio. Ma ora non c’è più nemmeno una panchina per gli uomini. Chi aveva trovato riparo all’Iper Coop, dall’oggi al domani, si è trovato il bracciolo a rendere scomodo il tutto. Stavolta non è Tosi, sono i compagni. E allora meglio star zitti. Non dire nulla. Nemmeno il 40enne sindaco.
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