A Capo Vaticano riparte Estate a casa Berto

  • Postato il 28 agosto 2025
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A Capo Vaticano riparte Estate a casa Berto

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Anteprime, proiezioni, spettacoli e dibattiti: a Capo Vaticano riparte Estate a casa Berto, uno dei festival letterari più importanti della Calabria


SIAMO nel 1968 Giuseppe Berto è in Calabria, a Capo Vaticano, c’è una vecchia intervista della Rai che lo ritrae mentre con un muratore stucca, tira su, lavora alle mura di quella che sarebbe diventata la sua abitazione. Il luogo in cui dieci anni dopo avrebbe trovato la sua ultima dimora terrena. Dal 2015, per dieci edizioni, quella casa, quella dimora estrema, grazie alla ferrea volontà della figlia Antonia, è sede di uno dei festival letterari più intensi di tutta la Calabria e non solo: Estate a Casa Berto.

«Casa Berto non è mai stata solo un luogo fisico. È una soglia. Mio padre l’ha voluta, questa terra, per proteggere un’idea di verità e libertà – racconta Antonia Berto – Oggi arriva qui chi cerca un tempo diverso, un Sud non pittoresco, ma consapevole e da amare. Questo decimo anniversario è una risposta collettiva a certe mancanze del nostro sud che solo nella vera conoscenza esprime però la sua vera essenza: dieci edizioni in cui abbiamo condiviso cultura, paesaggio e cura come forma di presenza. Ringrazio chi ci ha accompagnato fin qui e chi ci aiuterà a continuare».

ESTATE A CASA BERTO: UN’EDIZIONE SPECIALE

Un’edizione speciale, questa, per festeggiare i dieci anni in cui autori di ogni genere sono “scesi” fin quasi la punta dello Stivale per un generoso gesto collettivo di ascolto ma anche riconoscenza verso un Sud che ha ancora la capacità di custodire storie, legami e tradizione.
Scriveva Claudio Giunti, nel 2018, sul Domenicale de Il Sole 24 ore, «….Berto era un liberale anarchico, un individualista intollerante alle ideologie, abbastanza straniero in patria»

Nel 2010, Aragno ha raccolto i suoi articoli scritti negli anni Sessanta per il Resto del Carlino (Soprappensieri). Sono le riflessioni di un liberale in un paese intimamente illiberale, ammalato d’ideologia e di retorica, specie nel suo ceto dirigente ‘umanista’. «Certe pagine – e non c’è elogio più grande – sembrano scritte da Savinio o Brancati o Flaiano; questa, per esempio, da mandare a memoria: “Per stare alla bell’e meglio in piedi, il nostro Paese ebbe subito bisogno di appoggiarsi all’esteriorità, alle finzioni, alle commozioni, e questo s’ottenne usando soprattutto le iniziali maiuscole: Patria, Famiglia, Stato, Popolo, Nazione, Religione, Risorgimento, Fascismo, Resistenza, Scuola, Casa e via dicendo. Quando ci accorgiamo che qualcosa difetta di sostanza, noi la scriviamo con l’iniziale maiuscola, in questo modo conferendole una specie di garanzia immunitaria, che la mette al riparo dal buonsenso e dalla critica”».

Quanta assoluta nitidezza di un pensiero senza tempo ancora oggi rispecchiante la realtà.

QUATTRO GIORNATE, ANTEPRIME NAZIONALI E TANTO ALTRO

Tornando al festival, è fatto di quattro giornate, due anteprime nazionali, due concerti-spettacolo, e poi ancora recital, lectio magistralis, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, dibattiti e un evento speciale fra poesia e fotografia.
Negli ultimi giorni di agosto, Capo Vaticano è palco speciale per “Estate a Casa Berto”: da oggi al 31 agosto, e con un appuntamento extra il 20 settembre, il “family festival” tra i più amati dell’estate italiana, festeggia la sua decima edizione con un programma che accoglie scrittori, giornalisti, musicisti, artisti, attori e registi nella dimora a picco sulla Costa degli Dei, che fu rifugio creativo e luogo dell’anima di Giuseppe Berto.

Nato nel 2015 per accompagnare il rilancio delle opere dello scrittore, autore di capolavori quali “Il Male oscuro” e “La Gloria”, il festival è diventato un appuntamento originale e intimo, in cui la figura di Berto resta il fulcro ispirativo attorno al quale autori, artisti e pubblico si ritrovano ogni estate.

Musica, teatro, cinema, letteratura e pensiero critico si alterneranno nel giardino di Casa Berto all’interno di un programma in grado di mescolare generi diversi che, accesi i riflettori, si ricompongono sotto il cielo di un “Family festival” che da dieci anni porta in dote la capacità di ascoltare tutte le voci. Tra gli ospiti: Emanuele Trevi, Massimo Sideri, Antonio Padellaro, Rodrigo D’Erasmo, Iaia Forte, Isabella Ragonese, Niccolò Ammaniti, Gianluca Jodice, DAP (Andrea D’Apolito).

ESTETE A CASA BERTO: LETTERATURA MUSICA E CINEMA DIALOGANO IN LIBERTA’

«Estate a Casa Berto nacque per accompagnare il rilancio delle opere di mio padre – commenta ancora Antonia Berto, ideatrice e co-direttrice insieme a Marco Mottolese – ma fin dall’inizio è stato chiaro che fosse anche qualcosa di più: uno spazio di confronto vivo, dove letteratura, musica e cinema dialogano in un clima familiare. In dieci anni il festival, che da sempre si tiene nella tenuta costruita da mio padre sin dagli anni ‘60, è cresciuto senza mai perdere il suo spirito originario che vede gli ospiti quali compagni di viaggio, costruendo così ogni anno una community che ogni estate si riconosce e si rinnova».

Si parte oggi, giovedì 28 agosto 2025, con “Il dominio della luce” (Woodworm/Wudz), reading-concerto di Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo, originalissimo progetto dai toni vintage ispirato al tema della luce come forma di resistenza; un disco anche in vinile accompagnato da un libro con testi di scrittori e artisti quali Vasco Brondi, Chiara Gamberale ed Emanuele Trevi. A seguire, la proiezione di “Rosa – Il canto delle sirene”, debutto del 2022 alla regia dell’attrice Isabella Ragonese, la quale ha voluto accompagnare il suo film aprendone la proiezione.

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