Wine tour in città: i migliori itinerari tra vigne urbane e profumi di mosto
- Postato il 17 settembre 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Fare un wine tour in città significa scoprire un mondo segreto tra i palazzi, le piazze e le strade che si percorrono ogni giorno. Non serve prendere un’auto o un treno per raggiungere vigneti lontani: il vino arriva direttamente nel centro urbano, trasformando ogni passeggiata in un’esperienza sensoriale unica.
Tra vigneti urbani, enoteche storiche e percorsi culturali, il wine tour diventa il filo conduttore perfetto per conoscere la città da un punto di vista diverso, tra storia, arte e convivialità.
In Italia, inoltre, ci sono anche tanti eventi dedicati al “nettare degli Dei”. A Milano, per esempio, dal 4 al 12 ottobre 2025 si svolge la Milano Wine Week, la manifestazione non fieristica dedicata al vino più grande d’Italia con masterclass, eventi ed esperienze immersive.
Ma il vino non è solo gusto: è cultura ed esperienza sociale. Ogni sorso racconta la storia del territorio, anche in chiave urbana, e unisce sia coppie in cerca di un itinerario romantico che gruppi di amici che vogliono condividere emozioni e sapori.
Ecco una selezione di vigne urbane sparse per l’Italia e perfette per tutti gli amanti e i curiosi del vino. Dopo aver ammirato le vigne urbane, ci si può recare nelle osterie, nelle enoteche e nei migliori ristoranti del centro città per degustazioni e assaggi di vino.
Brescia: Vigneto Pusterla
Ai piedi del Castello di Brescia si estende il Vigneto Pusterla, il più grande vigneto urbano produttivo d’Europa, con una superficie di quasi quattro ettari. Questo storico vigneto ha radici che risalgono all’anno 1037. Oggi, il Vigneto Pusterla è un raro esempio di agricoltura urbana produttiva, con un’estesa coltivazione di Invernenga, un’uva a bacca bianca autoctona.
Dal 2007, il vigneto è stato riconosciuto come “Patrimonio Storico della Cultura Agroalimentare Ambientale” dall’associazione Slow Food, sottolineando il suo valore culturale e ambientale.

Il Vigneto Pusterla è anche parte integrante della Strada del Vino Colli dei Longobardi, un percorso che celebra la tradizione vinicola della regione.
Per esplorare il Vigneto Pusterla, è consigliabile iniziare con una visita al Castello di Brescia. Dai suoi torrioni, si ha una vista panoramica sulla città e sul vigneto sottostante. Proseguendo lungo il sentiero che scende dal castello, si raggiunge il vigneto, dove si possono osservare le antiche pergole di Invernenga e, se disponibili, partecipare a visite guidate che raccontano la storia e le tradizioni legate a questo luogo.
Torino: Vigna della Regina
Torino, famosa per la sua eleganza e i locali storici, sorprende anche con percorsi in una vigna urbana e wine bar d’autore, spesso collocati in antichi palazzi nobiliari. La Vigna della Regina, situata sulla collina torinese, è l’unico vigneto urbano in Italia a produrre un vino cru certificato DOC. Passeggiando tra i filari, è possibile scoprire la storia della produzione vinicola torinese e partecipare a degustazioni guidate.
Dopo essersi dedicati alla visita della vigna, vale la pena anche ammirare Villa della Regina – Patrimonio dell’Umanità UNESCO – che è una Residenza Reale Sabauda.
La villa è circondata da curati giardini all’italiana e offre una vista panoramica sulla città. È possibile visitare gli interni e i giardini, immergendosi nella storia e nell’arte.

Firenze: Vigna Michelangelo
Firenze, città d’arte e storia, permette di combinare vino e cultura in un solo percorso. La vigna urbana offre la possibilità di scoprire vini locali senza lasciare il centro storico. La Vigna Michelangelo, situata sulla collina che sovrasta l’Arno, tra il Piazzale Michelangelo e il centro storico, offre una vista panoramica sulla città e la possibilità di partecipare a degustazioni guidate.
Una passeggiata lungo il piazzale o nei giardini circostanti permette di scattare fotografie spettacolari e apprezzare il panorama unico che accompagna i filari della vigna.
Orto Botanico di Roma: Vigneto Italia
Nel cuore di Roma, sulle pendici storiche del Gianicolo, si trova Vigneto Italia – all’interno dell’Orto Botanico. Questo museo vivente della viticoltura italiana, inaugurato nel 2018, ospita 170 varietà di vite, tra cui 155 vitigni autoctoni provenienti da tutte le 20 regioni italiane e 15 varietà internazionali. Il vigneto è coltivato con pratiche biologiche e biodinamiche, senza uso di prodotti chimici, e rappresenta anche uno strumento didattico e scientifico.
Dopo aver esplorato il vigneto, è possibile fare una passeggiata tra i sentieri dell’Orto Botanico di Roma, ammirando piante e fiori provenienti da tutto il mondo. La posizione sul Gianicolo permette inoltre di godere di una vista panoramica sulla città, ideale per foto e momenti di relax.
Bolzano: Nusserhof
Nel cuore di Bolzano sorge il Nusserhof, un raro vigneto biologico di 2,5 ettari che coltiva esclusivamente vitigni autoctoni: Lagrein, Teroldego e il quasi estinto Blatterle. Questo vigneto urbano è un esempio straordinario di come la viticoltura possa integrarsi armoniosamente nel tessuto urbano, offrendo un’esperienza unica ai visitatori.
Le viti del Nusserhof, con un’età compresa tra i 40 e gli 80 anni, sono piantate su suoli ricchi di sedimenti alluvionali, porfido, sabbia e ghiaia, modellati nel corso dei millenni dal fiume Isarco. Il vigneto è certificato biologico dal 1994 e adotta una filosofia di vinificazione naturale.
L’uva Blatterle, in particolare, è una varietà rara e tipica dell’Alto Adige che stava per scomparire. Oggi, mezzo ettaro del vigneto è dedicato alla conservazione di questo vitigno storico.
Venezia: Sant’Elena e San Michele in Isola
All’estremità orientale di Venezia, sull’isola di Sant’Elena, si trova un angolo di storia e natura unico: il vigneto del Chiostro di Sant’Elena. Il vigneto si affaccia su un tratto della laguna che segna il confine tra la parte sud e quella nord, di fronte all’isola della Certosa.
In questo contesto storico e suggestivo, con le uve rosse di cabernet e di altri vitigni si produce un vino rosso gradevole e ben equilibrato.
Un’altra gemma di viticoltura urbana veneziana è la vigna di San Michele in Isola, situata presso il cimitero cittadino e l’orto dei novizi a ridosso del convento camaldolese. La vigna e l’antica cantina del convento sono mantenute attive e preservano l’ultima testimonianza rimasta della tradizione di fare vino in laguna.
Palermo: Vigna del Gallo
Nel cuore dell’Orto Botanico di Palermo – una delle più importanti istituzioni accademiche italiane – si trova la Vigna del Gallo, un prezioso patrimonio della viticoltura siciliana che custodisce 95 viti di vitigni autoctoni che testimoniano la straordinaria biodiversità dell’isola.
Il progetto della Vigna del Gallo è stato avviato nell’ottobre del 2018 su una superficie di circa 200 metri quadri. Il vigneto ospita vitigni autoctoni come Grillo, Nero d’Avola, Frappato, Perricone, Catarratto e Inzolia, oltre a vitigni reliquia come Prunella, Muscaredda, Corinto bianco, Cutrera, Zuccaratu e Visparola.