Vigili del fuoco, “allarme organico” anche ad Albenga: “Personale ridotto a sole 5 unità. Coperta sempre più corta”
- Postato il 9 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. La carenza di organico tra i Vigili del fuoco della provincia di Savona continua a restare al centro del dibattito. Ad alzare il livello della protesta è l’Unione Sindacale di Base (USB) che ha scelto di alzare il livello di protesta “proclamando lo stato di agitazione”.
Un allarme, quello relativo alla sede ingauna, che fa seguito alle precedenti preoccupazioni sollevate per il distaccamento di Finale Ligure, con il consigliere regionale di AVS, Jan Casella, e la co-portavoce regionale di Europa Verde, Simona Simonetti, che avevano denunciato “gravi disservizi per la popolazione e ritardi nelle operazioni di soccorso”, e alla nota del Conapo (Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco), che a sua volta ha proclamato lo stato di agitazione per le “turnazioni provinciali ai minimi operativi storici”.
L’episodio scatenante, che l’USB ha definito “grave e non più tollerabile”, si è verificato nei giorni scorsi: “A causa della cronica carenza di personale operativo, il distaccamento di Albenga ha dovuto ridurre il personale operativo da 7 a sole 5 unità”.
“Una decisione che ha avuto conseguenze dirette sulla capacità di risposta del dispositivo di soccorso in un territorio vastissimo che comprende Alassio, Andora, Garlenda, Vendone, Arnasco, Albenga, Ceriale, Bardineto, Loano e molti altri comuni del ponente savonese”.
“La riduzione di personale, – hanno proseguito dall’USB, – rende impossibile l’uscita contemporanea di più automezzi fondamentali come l’autoscala o l’autobotte, che, in caso di necessità, devono essere inviate da Savona o da Imperia, con tempi di percorrenza lunghi e potenzialmente drammatici in situazioni di emergenza”.
“È inaccettabile che intere comunità restino scoperte di servizi essenziali solo perché vivono lontano dal capoluogo. Come Unione Sindacale di Base dei Vigili del fuoco, denunciamo con forza questa situazione che mette a rischio la sicurezza dei cittadini e degli stessi operatori. La carenza di personale non può essere ‘compensata’ togliendo risorse a chi già lavora in condizioni difficili. Albenga e tutto il ponente savonese non possono continuare a essere considerati territori di serie B”.
L’USB, infine, ha richiesto “un immediato intervento da parte degli organi competenti affinché venga garantito un organico adeguato, capace di garantire un dispositivo di soccorso realmente efficace e in linea con la professionalità, la dedizione e il senso del dovere che da sempre contraddistingue il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco”.
“Non si può continuare a chiedere ai pompieri di ‘fare miracoli’ quando vengono privati dei mezzi e delle risorse necessari per assicurare un soccorso tempestivo. È tempo che chi ha responsabilità decisionali lo riconosca e agisca di conseguenza”, hanno concluso dall’Usb.