“Sinner mi guardò con le mani nei capelli e mi disse ‘ho fatto un errore'”: il retroscena di Cahill sul suo ritiro
- Postato il 18 giugno 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Dopo la finale del Roland Garros, Sinner è rimasto seduto nello spogliatoio per 15-20 minuti, in silenzio. Noi siamo entrati e nessuno ha detto molto, giusto qualche abbraccio e pochissime parole”. Darren Cahill, coach di Jannik Sinner, ha parlato a ‘Served’ with Andy Roddick, podcast condotto proprio dal tennista statunitense. Una finale giocata ormai quasi due settimane fa, ma che fa ancora parlare di sé. La più lunga della storia del Roland Garros. Cahill ha poi proseguito parlando ancora dell’immediato post partita: “Qualche ora dopo Sinner era già in grado di capire cosa fosse prioritario nella vita. Ci ha detto che era solo uno sport“.
Una capacità di reagire sicuramente rara per un 23enne che è già numero uno al mondo da oltre un anno e che ha già vinto tre tornei dello Slam. La forza mentale e il non scomporsi sono infatti tra le caratteristiche più importanti dell’altoatesino, che ha una mentalità da veterano con ancora tanti anni di carriera davanti. “Sembra un software“, ha proseguito Cahill. “Anche nei momenti peggiori rimane composto. Lui è come un algoritmo: inserisci i dati e lui esegue. Non sbaglia mai, è sempre costante e lucido“.
Quella volta in cui Sinner “spoilerò” il futuro di Cahill
Adesso il tennista italiano ha già voltato pagina e sta preparando la stagione su erba. Sinner ha infatti già giocato il primo turno ad Halle, battendo in due set Yannick Hanfmann, e adesso attende Bublik già sconfitto al Roland Garros ai quarti di finale. Cahill ha poi parlato dello spoiler involontario fatto da Sinner agli ultimi Australian Open:
“Quest’anno compirò 60 anni e arriva un momento in cui capisci che è il momento di fermarsi. Abbiamo avuto questa conversazione al termine dello scorso anno, lui non avrebbe dovuto dirlo pubblicamente, ma ha fatto un errore – ha dichiarato l’allenatore di Sinner – Ha detto in conferenza stampa che sarebbe stato il mio ultimo anno da allenatore, poi è tornato negli spogliatoi mettendosi le mani nei capelli e dicendo ‘ho fatto un errore enorme‘ ma gli ho detto che era tutto ok“.
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