“Mio padre andò dagli usurai a Belgrado per me”: le rivelazioni choc di Djokovic. Poi fissa l’obiettivo pre-ritiro
- Postato il 15 giugno 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Mio padre si rivolse a quei famosi usurai, criminali, che all’epoca erano gli unici disposti a prestarti dei soldi a fiducia”. È un Novak Djokovic senza filtri e a cuore aperto quello visto nel podcast su Youtube @neuspjehprvaka, con l’ex calciatore e ct Slaven Bilic. L’ex numero uno al mondo ha parlato di esordi, obiettivi futuri, ritiro e di eventi shock. “Per un’impresa così grande, come il viaggio negli Stati Uniti, per me e per lui, per noi due di Smirša, bisognava stanziare una somma che, all’epoca, per l’intero soggiorno, viaggio, permanenza e tutto il resto, ammontava a circa cinquemila dollari“.
Il tennista serbo ha proseguito nel racconto shock, spiegando: “Doveva essere sicuro di avere abbastanza soldi per restare lì e affrontare tutto, da ogni punto di vista. E a quei tempi trovare quella cifra era praticamente impossibile. E c’è questa storia famosa, quando andò da loro a chiedere i soldi: spiegò quanto gli serviva e perché”, ha proseguito Novak Djokovic. “Loro gli chiesero: ‘Hai fretta?’ E lui rispose di sì, che aveva fretta, perché i tornei cominciavano a breve. E allora loro gli dissero: ‘Va bene, l’interesse è… non so, 15-20%, ma siccome hai fretta, allora sarà 30%‘. E lui cosa poteva fare? Stringe i denti, dà la mano e dice: ‘Va bene, che sia quel che sia, troverò il modo di restituirli‘”.
Un racconto che ha dell’incredibile e che lo stesso Djokovic ha raccontato con trasporto emotivo. “Erano tempi durissimi. Ci sono tante storie che non si possono raccontare in pubblico… inseguimenti in auto, e varie altre cose, mentre cercava un modo per cavarsela. Alla fine ce l’ha fatta a restituire tutto, ma sono state situazioni davvero difficili”.
Le parole di Djokovic sul futuro
Dopo aver parlato del passato e di un trascorso non semplicissimo, Novak Djokovic ha parlato anche del futuro e di conseguenza dei suoi obiettivi e del possibile ritiro. “Amo il tennis e continua a piacermi ogni volta che prendo la racchetta tra le mani. Se non avessi questa passione e questo desiderio di competere non avrei continuato, ma ancora mi piace scendere in campo e vincere. Ora la cosa che mi motiva di più sono i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. Anche rappresentare il mio paese e giocare gli Slam sono un obiettivo, ma soprattutto i Giochi”.
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