Sfottono Hamilton ma la verità è un'altra: cosa sta succedendo alla Ferrari, terrificante tam tam da Maranello
- Postato il 18 marzo 2025
- Di Libero Quotidiano
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Sfottono Hamilton ma la verità è un'altra: cosa sta succedendo alla Ferrari, terrificante tam tam da Maranello
Il destino dei grandi che restano improvvisamente un passo indietro e conoscono la parola “sconfitta” sino a poco prima ignota regala sensazioni malinconiche. È così per Nole Djokovic, considerato dal più un campione finito.
Rischia di essere così per Lewis Hamilton, un mese fa glorificato come un Messia arrivato a Maranello e ora mortificante al debutto in pista con la rossa. Colpa del sette volte campione del mondo londinese? Diremmo soprattutto colpa di una SF-25 che non è andata come si sperava, di una situazione climatica che ha fatto perdere la testa a lui, a Leclerc e a tutto il box scatenando liti antipatiche. Il decimo posto finale con il quale Hamilton ha chiuso a Melbourne il gran premio d'Australia dopo una resa all'ultimo giro quando si è fatto sfilare come un principiante da Piastri mai opponendo resistenza, ha stupito. Ha fatto pensare che Sir Lewis abbia bisogno ancora di un lungo periodo di apprendistato della nuova macchina. In patria, a Londra e dintorni, i tabloid si sono peró scatenati con lui.
FIDUCIA
Sentite un po' cosa ha scritto il Daily Mail: «Il primo gran premio di Hamilton in Ferrari ha già il sapore di un tour d'addio. È determinato a godersi il viaggio, anche se dovesse essere accidentato come in questo fine settimana. Ha concluso decimo su quattordici sopravvissuti a una gara piovosa e ha ammesso di aver avuto poca fiducia in se stesso interagendo con il suo nuovo ingegnere di gara Riccardo Adami come se non si fossero mai incontrati». L'esperto di Formula 1 del Mail, Jonathan McEvoy, non è stato certo tenero: «Dopo essersi qualificato ottavo, una posizione più indietro rispetto al compagno di squadra Leclerc, Lewis sorrideva da un orecchio all'altro come se avesse vinto alla lotteria. E in un certo senso ha scelto i numeri giusti: 60 milioni di euro all'anno.
Questo aiuta a calmare le acque, così come indossare il rosso sognato per una vita».
Ora che Hamilton sia un pensionato ci sembra un paradosso, nel 2024 ha pur vinto due gare con una claudicante Mercedes e con il team di Toto Wolf tutto dalla parte del suo compagno di squadra, George Russsell. Certo che, in vista del gran premio di Shanghai che domenica prossima dirà la verità sulla figuraccia della SF-25 in Australia (e cioè: solo un caso la gara pallida delle Ferrari a Melbourne oppure un segnale che si dovrà rimandare, come si fa da 18 anni, tutte le speranze al prossimo anno?)?
Nel garage remote di Maranello tutti i tecnici convocati da Vasseur per esaminare il flop australiano stanno cercando di capire perché mai la SF-25, in prova ma soprattutto in gara, abbia perso quelle caratteristiche di stabilità in curva e i carichi aerodinamici evidenziati nei test. Sotto accusa l'avantreno pull-rod che avrebbe dovuto rappresentare un vantaggio rispetto alla SF-24 dello scorso anno. E anche le scelte strategiche del box, nefaste sia per Hamilton che per il principino monegasco uscito col morale a pezzi dalla gara sotto il diluvio di domenica, fanno tremare. Preoccupante una frase di Leclerc dopo il naufragio di Melbourne: «Ora andiamo in Cina, a Shanghai dove il circuito non è certo adatto alle nostre monoposto». Un modo per mettere le mani avanti? Forse che lo studio della pista cinese fatta dai piloti al simulatore abbia già evidenziato antipatiche criticità della Rossa? Il popolo rosso, uscito bastonato nel morale in Australia, neppure ci vuol pensare.
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