Nuova inchiesta sulla morte della sciatrice Matilde Lorenzi: la famiglia chiede chiarezza e promuove la sicurezza sulle piste
- Postato il 29 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – È stata aperta una nuova inchiesta sulla morte di Matilde Lorenzi, la giovane sciatrice scomparsa il 28 ottobre 2024 durante un allenamento in Val Senales. Lo rende noto la famiglia, che da mesi si impegna pubblicamente per promuovere la sicurezza sulle piste da sci, affinché tragedie simili non si ripetano.
Secondo quanto comunicato dai familiari, la Procura della Repubblica di Bolzano ha accolto le richieste presentate dai loro legali e ha avviato un procedimento penale tuttora in corso. È stato disposto un incidente probatorio volto a ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente e le sue cause, anche dal punto di vista medico.
“Riteniamo questo passaggio doveroso nei confronti della nostra Matilde – scrive la famiglia – in modo che il suo sacrificio possa risultare utile in futuro per la sicurezza dei tanti atleti che, come lei, si allenano quotidianamente sulle piste da sci.”
La prima inchiesta sulla morte della giovane atleta si era conclusa nei mesi scorsi, non senza alcune polemiche. Ora, con la nuova indagine, la famiglia auspica che emergano elementi utili per chiarire definitivamente quanto accaduto.
La Fondazione Matilde Lorenzi ETS
Dopo un periodo di riflessione, i genitori e i familiari di Matilde hanno dato vita alla Fondazione Matilde Lorenzi ETS, un ente che punta a sviluppare progetti dedicati alla sicurezza nello sci e alla formazione preventiva degli atleti.
La missione della fondazione è quella di garantire che ogni sciatore, indipendentemente dal livello o dall’età, possa praticare questo sport “in un ambiente sicuro e consapevole”. L’obiettivo è favorire un approccio più attento alla prevenzione, affinché situazioni di rischio vengano identificate e gestite in modo tempestivo.
“Dobbiamo trarre insegnamento dalla nostra immensa tragedia – prosegue la nota – con l’obiettivo che in futuro venga analizzato preventivamente ogni fattore di rischio, per evitare che altri giovani si trovino ad allenarsi o gareggiare in condizioni di pericolo.”
Fiducia nelle istituzioni e riservatezza sulla vicenda giudiziaria
La famiglia Lorenzi ha espresso piena fiducia nel lavoro della magistratura e degli esperti nominati dal Tribunale, sottolineando la volontà di non rilasciare ulteriori dichiarazioni fino alla conclusione dell’incidente probatorio.
“Confidiamo nel lavoro dei Magistrati e degli Esperti – conclude il comunicato – e siamo fiduciosi che sapranno ricostruire correttamente quanto accaduto, individuando se vi siano state carenze nelle misure di sicurezza e/o di prevenzione.”
Con la nuova inchiesta e la nascita della fondazione a lei intitolata, la famiglia intende trasformare il dolore in impegno concreto, affinché la sicurezza degli atleti diventi una priorità condivisa da tutto l’ambiente dello sci agonistico.
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