“Non è necessario godersi per forza ogni minuto delle ferie. Ci si stressa già prima di partire”: i consigli dell’ipnoterapista contro l’ansia da vacanza
- Postato il 30 luglio 2025
- Viaggi
- Di Il Fatto Quotidiano
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Valigie da fare, documenti da ricordarsi, avrò chiuso il gas? E l’acqua? Ma soprattutto l’obbligo di divertirsi a tutti i costi: per molti, la vacanza è un incubo che inizia ben prima di arrivare a destinazione. È l’ansia da ferie, un disturbo sempre più diffuso che, secondo l’ipnoterapeuta clinica Celia Griver, trasforma il relax in una fonte di stress. “La pressione a essere felici è l’antitesi di come viviamo“, spiega. Dalle aspettative social alla paura dell’ignoto, fino ai conflitti familiari che riemergono. L’esperta analizza le cause dello stress da vacanza e propone una soluzione per affrontarlo: l’ipnoterapia, per capire che le ferie non devono essere perfette, ma solo “un’altra esperienza della vita”. “Per molte persone, lo stress da vacanza inizia molto prima di arrivare in aeroporto”, ha dichiarato al Daily Mail. Non si tratta solo della paura di volare, ma di una tempesta perfetta di pressioni psicologiche, economiche e sociali.
Secondo Griver, sono diversi i fattori che trasformano un momento di riposo in una fonte di stress:
- La pressione a rilassarsi – L’idea stessa di vacanza porta con sé “una profonda pressione a rilassarsi e a divertirsi”. “Per molte persone questo è l’antitesi di come vivono le loro vite, e questa pressione da sola può scatenare l’ansia”, spiega l’esperta. Molti arrivano alle ferie già in burnout e “non possono semplicemente ‘spegnere’ i sintomi, i pensieri e le sensazioni associate a questa condizione”.
- La pressione social ed economica – Siamo “bombardati” da immagini di vacanze perfette sui social media e nelle pubblicità. A questo si aggiunge il fatto che “il costo di due settimane al sole è un investimento significativo per molte persone. Questo aggiunge ulteriore pressione a dover vivere un’esperienza incredibile”, per giustificare la spesa.
- Le dinamiche familiari – Le vacanze, soprattutto quelle con la famiglia allargata, possono essere un campo minato. “Spesso riuniscono le famiglie in ambienti non familiari e questo può riaccendere vecchi ruoli, schemi, conflitti irrisolti e risentimenti del passato“, afferma Griver. Senza le distrazioni e i meccanismi di difesa della vita quotidiana, i problemi possono riemergere con forza.
- La paura dell’ignoto – Per altri, l’ansia è scatenata dall’idea di lasciare la propria comfort zone. “Il cambiamento di routine e la mancanza di familiarità possono essere destabilizzanti”, spiega. “Può lasciare le persone con una sensazione di perdita di controllo e ansiose, temendo il cambiamento, di non poter parlare la lingua o l’ignoto”. A questo si aggiungono le preoccupazioni per la sicurezza, come il terrorismo o i disordini politici.
Cosa si può fare, dunque, per evitare che questo “bagaglio emotivo” in eccesso rovini le ferie? Secondo Celia Griver, la chiave è lavorare sulle cause profonde. Lei stessa utilizza l’ipnoterapia per scoprire gli “schemi di stress non guariti del passato” per cui le vacanze diventano un “fattore scatenante”. “L’ipnoterapia può aiutare le persone a capire e rilasciare questi fattori scatenanti, calmare il sistema nervoso e approcciare le vacanze in modo diverso”, spiega. L’obiettivo è cambiare le aspettative irrealistiche che abbiamo. Il consiglio finale dell’esperta è un invito alla gentilezza verso sé stessi: “[La terapia] può aiutare le persone a fare un passo indietro, a lasciar andare ciò che è accaduto in passato e a rendersi conto che non devono godersi ogni minuto di una vacanza, ma vederla semplicemente come un’altra esperienza della vita”.
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