Noemi al settembre Rendese: «Calabria terra straordinaria»
- Postato il 19 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Noemi al settembre Rendese: «Calabria terra straordinaria»
Noemi conquista il pubblico del Settembre Rendese e infiamma il palcoscenico di Via Rossini: «La Calabria è una terra straordinaria, piena di passioni ed empatia». Il live dell’artista romana è un viaggio in cui energia e profondità si intrecciano, esplosione e introspezione convivono.
RENDE (COSENZA) – Battito, voce, energia. Noemi ha incendiato l’anima di Rende. La cantante romana ha illuminato via Rossini, trasformando l’inaugurazione della 60ª edizione del Settembre Rendese – promossa dall’amministrazione comunale con la direzione artistica di Alfredo De Luca – in un vortice travolgente di emozioni. La sua voce potente, autentica e magnetica ha conquistato il pubblico, regalando un inizio col botto a questo storico traguardo.
Ogni brano della scaletta ha fatto vibrare la piazza: “Sono solo parole”, “Vuoto a perdere”, “L’amore si odia”, “Glicine”, passando per “Non ho bisogno di te”, “Ti amo non lo so dire”, “Bagnati dal sole” e “Makumba”, fino ai successi più recenti come “OH MA” e “Se t’innamori muori”. Ogni canzone si è trasformata in coro, ogni ritornello in un’onda che ha incendiato la notte, mentre un mare di torce trasformava la piazza in un cielo puntellato di stelle.
Noemi infiamma il Settembre Rendese
Il live di Noemi è un viaggio in cui energia e profondità si intrecciano, esplosione e introspezione convivono. Si apre una parentesi acustica: «Mi piace un sacco questa parte», racconta dal palco, e in quell’istante il concerto cambia pelle. Le chitarre si fanno nude, le voci diventano sussurri, e l’atmosfera diventa intima. Sembra di essere in un club londinese, e non a caso è proprio da Londra che Noemi porta con sé quell’energia internazionale, affinata grazie a collaborazioni con produttori che hanno lavorato con Dido, Adele e Lana Del Rey.
«Londra vive un passo avanti, è un luogo proiettato nel futuro. Per la musica è un laboratorio straordinario: lì nascono progetti, si intrecciano visioni, si incontrano produttori, cantautori e artisti capaci di cambiare le regole del gioco. Ciò che mi ha colpito davvero è l’atteggiamento degli inglesi: non guardano chi sei, ma cosa fai. Se un progetto li convince, lavorano con te senza pregiudizi. Anzi, spesso si lasciano affascinare da idee forti che arrivano da altri Paesi», osserva l’artista. È un mondo in cui puoi trovarti a suonare in una jam session accanto a musicisti straordinari e capire, finalmente, cosa significa vivere la musica come respiro quotidiano.

Sul palco di Via Rossini, Noemi sottolinea l’importanza dei centri antiviolenza
Sul palco c’è spazio per l’impegno, il coraggio e la sorellanza. Noemi racconta la sua partecipazione alla fondazione “Una Nessuna Centomila”, accanto a Fiorella Mannoia, e sottolinea l’importanza dei centri antiviolenza: «Il fatto che queste donne riescano ad accendere una piccola luce in chi sta affrontando un periodo buio è fondamentale. Abbiamo realizzato tre concerti il cui ricavato è stato destinato a queste strutture, perché non è facile per loro sopravvivere: spesso non ricevono sovvenzioni dallo Stato, e molte donne che vi lavorano lo fanno gratis o con compensi irrisori».
Noemi parla del profondo dolore che può segnare la vita di molte donne: relazioni finite o violente, accompagnate dalla paura di tornare a casa e dall’incertezza su come uscirne: «Spesso, psicologicamente, le persone che arrivano in questi centri sono molto provate. Il fatto di trovare supporto e informazioni su come muoversi è essenziale. Spero che nessuno debba trovarsi in una situazione simile, ma sono felice che esista chi offre guida e sostegno».
Le sue parole non scivolano dai microfoni come un semplice discorso: sono fendenti di verità. Un applauso avvolge la piazza: non è più solo un concerto, è presa di coscienza. Queste parole diventano manifesto, suggellando il legame artistico e personale con Mannoia, celebrato attraverso un brano intramontabile: “L’amore si odia”. Per Noemi esistono diversi livelli di sorellanza nella vita: «io li ho vissuti grazie alla musica. Mi ha dato tanto e mi ha insegnato anche un po’ chi sono».

L’omaggio alle radici calabresi
Non è mancato un omaggio alle radici. «La Calabria è una terra straordinaria, piena di passioni ed empatia. Io sono metà calabrese, e il mio cognome, Scopelliti, lo racconta». Un ritorno alle origini, un legame che respira in “Nostalgia”, il suo ultimo album. Un disco che profuma di passato, che riflette sul presente, anche nei periodi più bui, come quelli segnati dalla guerra, e porta a guardarsi indietro con un pizzico di malinconia. Numerose sono le collaborazioni dell’ultimo lavoro: da Colapesce a Neffa.
Settembre Rendese: un inizio col botto
Noemi ha fatto brillare Rende di luce, cuore e magia, con un’energia che non si è spenta nemmeno al calare delle luci del palco. A chiudere la serata, un cielo illuminato dai fuochi d’artificio ha incorniciato l’emozione del concerto. E questo è solo l’inizio: fino al 27 settembre, la città continuerà a vivere giorni intensi di spettacolo, arte e incontri.
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Noemi al settembre Rendese: «Calabria terra straordinaria»