Netanyahu come un Darth Vader reale: per la sua supremazia, sacrifica gli innocenti
- Postato il 26 giugno 2025
- Blog
- Di Il Fatto Quotidiano
- 3 Visualizzazioni
.png)
di Antonello Tarantino
Come Anakin Skywalker divenne Darth Vader massacrando i giovani Padawan, così Netanyahu ha intrapreso una discesa nel lato oscuro. E i bambini di Gaza ne pagano il prezzo.
C’è una scena, nella saga di Star Wars, che ancora oggi provoca un brivido. Anakin Skywalker, il prescelto destinato a riportare equilibrio nella Forza, entra nel Tempio Jedi e massacra i bambini che vi si nascondono. Non lo fa per sadismo, ma in nome di un ordine superiore, di un potere che promette sicurezza assoluta, anche a costo dell’umanità.
Quella scena, pur fittizia, oggi sembra trovare un sinistro riflesso nella realtà: le immagini che giungono da Gaza, con i bambini straziati dai bombardamenti e intere famiglie cancellate, richiamano – senza esagerazioni – un’eco tragica. In questo paragone, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu appare sempre più come un Darth Vader reale: un leader che, per garantire il dominio e la supremazia, ha sacrificato l’innocenza.
Netanyahu è stato a lungo percepito, anche all’estero, come una figura forte ma razionale,
simbolo del diritto di Israele alla difesa. Ma negli ultimi anni – e soprattutto dopo il brutale attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas – qualcosa è cambiato. La reazione non è stata solo militare: è diventata sistemica, punitiva, sproporzionata.
Oltre 20.000 bambini palestinesi uccisi secondo le stime più recenti. Interi quartieri rasi al suolo, ospedali bombardati, accesso all’acqua e al cibo negato. Netanyahu non si presenta più come un leader che cerca equilibrio, ma come un uomo guidato dalla logica della vendetta, del potere assoluto, del controllo a ogni costo. Come Anakin Skywalker, che tradisce i suoi ideali per paura, così Netanyahu sembra aver abbandonato ogni logica di proporzionalità. E chi paga questo passaggio al lato oscuro? I civili, i piccoli, i Padawan della vita reale.
La saga di Star Wars è da sempre un’allegoria della lotta tra oppressi e oppressori. George Lucas lo ha dichiarato apertamente: i ribelli sono ispirati alle guerre di liberazione del ‘900, all’antifascismo, ai movimenti per i diritti civili. L’Impero è il potere che si giustifica attraverso l’ordine, ma che si fonda sulla paura.
Nel conflitto israelo-palestinese, la tentazione di semplificare è pericolosa. Hamas non è un esercito di ribelli romantici: è un’organizzazione armata, responsabile di crimini orribili. Ma l’intera popolazione di Gaza non è Hamas. Eppure oggi sembra essere punita in blocco.
Quando Israele bombarda campi profughi, scuole, ambulanze, senza più distinzione tra obiettivi militari e civili, non sta combattendo il terrorismo. Sta cercando il controllo totale. Sta diventando ciò che dice di voler combattere.
Darth Vader non dice mai di essere cattivo. Crede di salvare la galassia. Anche Netanyahu dice di voler salvare Israele. Ma il modo in cui lo sta facendo non protegge la democrazia, né garantisce sicurezza. Al contrario, sta alimentando l’odio, la radicalizzazione, l’isolamento internazionale. Ogni bomba sganciata su un ospedale, ogni bambino estratto dalle macerie, è un seme che germoglierà in altra rabbia, altra resistenza, altro conflitto. La storia ci insegna che nessuna occupazione può durare per sempre. E che nessuna forza militare può cancellare la memoria e la dignità di un popolo.
Alla fine della trilogia classica di Star Wars, Vader si redime. Rifiuta l’Imperatore e si sacrifica per salvare ciò che resta di umano in lui. Nella realtà, però, la redenzione non è scritta. Netanyahu non è un personaggio da copione. È un capo di governo che prende decisioni vere, con conseguenze irreversibili.
Oggi Gaza è diventata il Tempio Jedi della nostra epoca: un luogo dove l’innocenza viene
massacrata mentre il mondo guarda e resta in silenzio. Non bastano più le dichiarazioni di preoccupazione. Servono azioni concrete, pressioni diplomatiche, e soprattutto il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Se sterminare i bambini non è un crimine di guerra, cos’è?
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
L'articolo Netanyahu come un Darth Vader reale: per la sua supremazia, sacrifica gli innocenti proviene da Il Fatto Quotidiano.