MUDY è il nuovo museo di Dynamo Camp in Garfagnana dove l’arte contemporanea è terapia ricreativa
- Postato il 15 aprile 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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Sull’Appennino Pistoiese, Dynamo Camp è un’esperienza consolidata di terapia ricreativa, fondata sul metodo del SeriousFun Children’s Network ideato da Paul Newman nel 1988. A portare il progetto in Italia è stato Enzo Manes, che il suo campus l’ha voluto circondato dalla natura dell’Oasi Dynamo, a oltre 1100 metri di altitudine tra boschi, prati e pascoli d’altura.
La terapia ricreativa secondo Dynamo Camp
Dal 2007, Dynamo Camp accoglie bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche, non accompagnati, o nuclei familiari con minori affetti da patologie neurologiche complesse per proporgli qualche giorno all’insegna dello svago, tra laboratori creativi e attività all’aria aperta. Un invito a divertirsi e a ritrovare fiducia in se stessi che nella cittadella polifunzionale di Dynamo – con alloggi nel verde, punti ristoro, spazi di aggregazione come il teatro e innumerevoli punti attività, dal circo al centro di equitazione all’area attrezzata per l’arrampicata – passa anche attraverso l’arte.

L’arte come terapia ricreativa
Nel 2009, infatti, la Dynamo Art Factory è nata con l’obiettivo di offrire agli ospiti un’opportunità di confronto con l’arte contemporanea, sotto la guida di artisti affermati del panorama italiano e internazionale, che al Camp si prestano a sperimentare in prima persona una forma di residenza artistica inconsueta, con il coinvolgimento attivo di ragazzi e ragazze che vogliono partecipare all’attività. Questo intenso lavoro di produzione artistica ha portato alla nascita della Dynamo Art Gallery, spazio espositivo ricavato all’interno del Camp (nell’oasi ci sono anche interventi site-specific che si scoprono passeggiando nel parco) e curato da Diva Moriani, che è anche presidente della Fondazione Dynamo Arte nata nel frattempo. In oltre quindici anni di attività, la Factory ha prodotto e collezionato più di duemila opere di oltre 180 artisti invitati a presentare il proprio approccio alla creatività condivisa a Limestre Pistoiese.

MUDY: il museo di arte contemporanea di Dynamo Camp
E non solo con l’intento di acquisire nuovi spazi, ma soprattutto per rendere più accessibile e inclusiva l’esperienza dell’arte contemporanea propiziata dal camp, nasce ora il MUDY di Fornaci di Barga, primo Museo di Arte Contemporanea di Dynamo.
Il progetto è frutto del sodalizio con il gruppo KME, partner fondatore di Dynamo, ed è parte del piano di responsabilità sociale d’impresa dell’azienda, che a Barga, in Garfagnana, amministra il suo stabilimento più antico sul territorio italiano. L’edificio che oggi ospita il museo, architettura di stile razionalista, fu negli Anni Trenta una scuola, e dal 1987, per vent’anni, ha ospitato il Centro Ricerche di KME. Riqualificato in funzione di sede espositiva, lo spazio accoglie 34 opere selezionate nella raccolta della Dynamo Art Gallery, ma ospiterà anche mostre rivolte alla diffusione dei concetti di socialità e alla rimozione delle barriere cognitive e fisiche. Nell’allestimento permanente figurano lavori di Emilio Isgrò, Massimo Bartolini, Giulio Delvé, Marco Fantini, Giovanna Frangi, Loredana Longo, Matteo Mezzadri, Remo Salvadori, Michelangelo Pistoletto (presente con il suo Terzo Paradiso) e molti altri tra gli artisti che anche a più riprese, in questi anni, hanno lavorato con Dynamo Camp (a titolo gratuito). Pensato per accogliere ogni tipo di pubblico, il MUDY regala così un nuovo museo alla Valle del Serchio, in una porzione di Toscana non molto turistica, in realtà ben collegata alla città di Lucca. A ingresso libero, lo spazio apre al pubblico dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 18.
Livia Montagnoli
MUDY
Viale Cesare Battisti, XX
Fornaci di Barga (LU)
L’articolo "MUDY è il nuovo museo di Dynamo Camp in Garfagnana dove l’arte contemporanea è terapia ricreativa" è apparso per la prima volta su Artribune®.