“Mio papà si sentiva maschio picchiando mamma, l’ho schifato. Non voglio perdonare. Ci ha fatto vivere una vita di me**a”: così Luca Tommassini a “Ciao maschio”
- Postato il 4 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Quel maschio l’ho schifato”. Luca Tommassini parla così di suo padre alle telecamere di “Ciao Maschio” nella puntata in onda sabato 4 ottobre alle 17.10 su Rai1. Ospite di Nunzia De Girolamo il coreografo riflette sull’esempio maschile che ha avuto in casa. “Il capo era mamma” dice a proposito della sua famiglia matriarcale, ma “papà faceva il maschio cioè menava mamma e si sentiva maschio, ma per me non lo era. Quel maschio l’ho schifato. Non lo voglio perdonare, non ho più la forza e l’energia” dice, come si può sentire nell’anteprima dell’intervista che circola sui social.
Non è la prima volta che Tommassini si confida a proposito del clima che si respirava in casa. Anni fa a Vanity Fair aveva raccontato: “La violenza, a casa nostra, era un fatto quotidiano. Sono stato cresciuto a schiaffi e pugni. Quando non mi maltrattava, mio padre mi ignorava”. In quell’occasione era sceso nei particolari svelando: “Una volta papà ha colpito mamma con un calcio alle spalle, e lei è rimasta immobile. Era andata in coma. Mi sono trovato in ospedale solo con lei, perché anche i parenti ci urlavano addosso che non poteva essere vero, che la mamma non era stata colpita, ma era caduta”.
Ma che cosa direbbe oggi, da uomo risolto e realizzato, ai propri genitori? Nel salotto di Nunzia De Girolamo l’ex danzatore si commuove parlando della madre: “A mamma direi che le voglio bene. Mi emoziono perché è il bene più bello che io conosca. Per me è come la luce, Dio, la bellezza”. Diverso invece il pensiero per il padre: “A papà direi che mi dispiace per quello che sento per lui. Se n’è andato nel momento in cui ci eravamo trovati per un confronto, e non ho avuto modo di dirgli quello che avevo capito a vent’anni. Se n’è andato presto, non c’è stato questo confronto e quindi gli direi che mi dispiace per la vita di me**a che ha vissuto e che ci ha fatto vivere. Non penso possa essere orgoglioso di quello che ha fatto”.
A “Ciao Maschio” Tommassini parla anche di un anno particolarmente difficile della sua vita, risalente al periodo in cui viveva a Los Angeles: “Whitney Houston mi ha scelto e mi ha offerto un contratto, rendendomi legale negli Stati Uniti. Ma quello è stato l’anno più difficile. C’era tanta droga”, spiega, come riporta Leggo. “È stato l’unico anno in cui ho abusato di droghe. Un’esperienza durissima, che rischiava di travolgermi”. Parole che fanno il paio con quelle spese ai microfoni del Corriere della Sera all’inizio di quest’anno. Ricordando i giorni al fianco della cantante di “I Will Always Love You” il coreografo aveva spiegato: “Lavorare con lei fu importante ma un inferno. Crack, cocaina, crystal meth: erano tutti sempre strafatti, più della metà sono morti. Compresa lei”. A farlo rinascere è stata Heather Parisi: “Mi ha salvato richiamandomi a ballare. Mi sono innamorato di lei e sono rinato come ballerino. È stata la mia seconda nascita” conclude nel programma di Rai1.
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