L’Italia brucia, ma non la Liguria. I dati Ispra: ultimi in classifica per aree devastate dal fuoco

  • Postato il 7 ottobre 2025
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  • Di Genova24
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canadair vigili del fuoco incendio

Genova. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha pubblicato il suo rapporto annuale sugli ecosistemi terrestri e gli incendi boschivi in Italia, focalizzandosi sulla Stagione Incendi 2025 (SI2025), il periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre. Il quadro generale per l’Italia è significativo, con oltre 78.000 ettari percorsi da incendi, ma i dati regionali mostrano un notevole divario, con la Liguria che si posiziona come la regione meno colpita tra quelle censite.

Il bilancio nazionale: ecosistemi sotto stress

A livello nazionale, la SI2025 ha visto un totale di 78.797 ettari di superficie percorsi dalle fiamme. La categoria di suolo più colpita è stata quella dei terreni agricoli, che costituiscono circa il 40% del totale bruciato. Per quanto riguarda gli ecosistemi forestali, il bilancio è di 10.016 ettari bruciati, e si sottolinea che quasi il 40% di questi si trovava all’interno di aree naturali protette.

Le regioni che hanno subito l’impatto maggiore sono state quelle meridionali. La Sicilia ha registrato l’estensione più drammatica con 41.308 ettari totali bruciati, di cui 3.369 ettari forestali. A seguire, la Calabria con 12.749 ettari totali, inclusi 2.039 ettari forestali, e la Puglia che ha visto 7.209 ettari totali interessati, con 990 ettari di foresta. Queste tre regioni, insieme a Campania, Lazio, Basilicata e Sardegna, sono state le più colpite dalla stagione degli incendi.

Liguria ultima per superficie bruciata

In netta controtendenza rispetto al Sud Italia, la Liguria ha fatto registrare i dati più bassi in assoluto tra le regioni censite nel periodo analizzato. La Liguria ha registrato un totale di soli 9 ettari di superficie percorsa da incendio. Ancora più significativo è il dato sugli ecosistemi forestali, in quanto la regione non ha registrato alcun ettaro di superficie classificata come foresta, sclerofilla o transizione boschiva bruciata, con l’incendio limitato esclusivamente alla categoria “Altro Naturale” (i suddetti 9 ha), che include prevalentemente praterie non agricole.

Tra tutte le regioni con aree percorse da incendio inserite nelle statistiche, la Liguria si colloca all’ultima posizione per estensione territoriale colpita. Questo risultato suggerisce da un lato la maggior prevenzione fatta e dall’alto registra condizioni meteo-climatiche meno favorevoli allo sviluppo dei grandi incendi durante i mesi estivi di questo 2025. Per confronto, la regione meno colpita dopo la Liguria è stata l’Umbria, con 14 ettari totali, e il Piemonte, con 49 ettari totali, evidenziando il distacco della Liguria che ha registrato un valore quasi nullo per il suolo forestale.

Autore
Genova24

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