“L’ho preso convinta che fosse un cagnolino da borsetta, invece mi sono ritrovata con un cane da 22 chili. Il test del Dna ha svelato la verità”: la storia di Charlotte e Waffle
- Postato il 13 settembre 2025
- Animal House
- Di Il Fatto Quotidiano
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Una storia che mescola amore incondizionato, difficoltà inaspettate e un importante monito per chiunque desideri acquistare un cucciolo online. Charlotte Fallowfield, una donna britannica di 55 anni, pensava di aver trovato il cane dei suoi sogni: un adorabile “miniature cockapoo”, una razza che da adulta raggiunge al massimo gli 11 kg, perfetta per lei che soffre di problemi articolari. Ma il piccolo Waffle le ha riservato una gigantesca sorpresa. Tutto è iniziato nel 2019. Charlotte si è innamorata delle foto di Waffle viste in un annuncio online. Desiderosa di un cane piccolo e facile da gestire, ha deciso di procedere con l’acquisto, pur ammettendo di aver ignorato alcuni “campanelli d’allarme”. L’allevatore, racconta, ha preteso il pagamento in contanti e si è rifiutato di mostrarle la madre del cucciolo, due pratiche spesso associate ad allevamenti poco seri.
Poco dopo averlo portato a casa, Charlotte si è resa conto che Waffle stava crescendo a un ritmo impressionante. Ben presto ha superato il peso massimo previsto per un mini cockapoo, arrivando a pesare ben 22 chili. Insospettita, ha deciso di sottoporlo a un test del DNA. Il risultato ha svelato la verità: Waffle non era un cockapoo, ma uno “sproodle“, un incrocio tra uno springer spaniel e un barboncino (poodle), con solo il 14% di cocker spaniel nel suo patrimonio genetico.
Questa “sorpresa” ha avuto un impatto significativo sulla vita di Charlotte. “Non riesco a sollevarlo da terra”, ha confessato al Daily Mail. “Devo chiedere ad altre persone di farlo per me”. A causa delle dimensioni e della forza del cane, “mi ha fatto cadere un paio di volte, danneggiandomi mani e ginocchia”. A questo si aggiunge un pesante fardello economico. Waffle soffre di diversi problemi di salute cronici, tra cui disturbi digestivi, allergie e ha richiesto impianti chirurgici alle zampe. Le spese sono ingenti: circa 250 sterline al mese di veterinario e oltre 15.000 sterline di richieste di risarcimento all’assicurazione in soli sei mesi, costringendo lei e il suo compagno a ridimensionare le vacanze.
Nonostante tutto, Charlotte non ha alcun rimpianto. L’amore per il suo cane supera ogni difficoltà: “È un compagno così leale e amorevole che siamo pronti a mettere da parte tutti gli altri problemi“, ha dichiarato. Ora, spera che la sua storia possa servire da monito per altri. L’appello di Charlotte è chiaro e diretto: “Non comprate online da siti di vendita generici, rivolgetevi direttamente a un allevatore, al sito web di un allevatore, e controllate tutte le loro credenziali”. E conclude con una regola d’oro: “Siate pronti a pagare molto di più e a finire in una lunga lista d’attesa. Se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è”.
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