L’economia della notte come motore di crescita, a Genova il meeting del progetto Cities After Dark
- Postato il 2 luglio 2025
- Economia
- Di Genova24
- 5 Visualizzazioni


Genova. Si chiama Cities After Dark – letteralmente città dopo il buio, il progetto europeo avviato nel 2023, che ha Genova tra i partner insieme ad altre nove città: Braga (capofila della rete), Parigi, Tallinn, Varna, Zara, Nicosia, Budva, Malaga e Pireo. Il capoluogo ligure ospiterà il meeting transnazionale dal 2 al 4 luglio, tra il Mog – Mercato Orientale e il Blue District al Porto Antico, con l’aggiunta di visite studio nei principali luoghi della vita notturna genovese.
Il progetto, co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), nell’ambito del programma Urbact IV, ha come obiettivo la promozione di uno sviluppo urbano integrato e sostenibile in tutta Europa. Cities After Dark intende valorizzare l’economia della notte come motore di crescita, sostenibilità e ripresa, garantendo a tutti il diritto di vivere la città anche durante le ore notturne. Al tempo stesso, supporta le amministrazioni locali nella definizione di sistemi collaborativi di governance dell’economia notturna.
Ma come impatta la vita nella notte, sui servizi pubblici? È possibile conciliare le necessità di riposo dei residenti con le esigenze di divertimento e di lavoro di operatori commerciali, associazioni, singoli cittadini? E ancora: è possibile sostenere concretamente le famiglie in cui si lavora di notte? La notte pone sfide complesse che richiedono politiche integrate su sicurezza urbana, vitalità culturale, inquinamento acustico e luminoso, regolamentazione della vendita di alcolici, orari di apertura dei locali, parità di genere. Di tutto questo si discuterà durante i giorni di lavori, in cui si alterneranno momenti di confronto tra esperti e stakeholder dell’economia e della cultura notturna.
“Genova è l’unica città italiana a partecipare al progetto europeo “Cities After Dark”, un’iniziativa ambiziosa che affronta in modo innovativo e concreto il tema della movida, della sicurezza e dell’economia della notte − dichiara l’assessora ai Progetti Europei del Comune di Genova, Tiziana Beghin − crediamo fermamente che anche la notte sia un tempo da vivere, non da temere. Il diritto di abitare le città nelle ore serali e notturne, in modo sicuro, inclusivo e sostenibile, è parte integrante della qualità della vita urbana. Non si tratta solo di regolare, ma di costruire un equilibrio tra svago, lavoro, socialità e rispetto per chi vive nei quartieri. Il progetto “Cities After Dark” ci offre uno strumento importante per sviluppare modelli di governance condivisi, coinvolgendo attivamente cittadini, esercenti, forze dell’ordine, operatori culturali e sanitari. Vogliamo passare ad un sistema collaborativo e strutturato, che valorizzi l’economia notturna come opportunità culturale, occupazionale e sociale, senza trascurare i bisogni di chi la città la abita ogni giorno, e ogni notte. Genova vuole essere una città viva, moderna, europea. Partecipare a questo progetto significa investire in inclusione, ascolto e innovazione, costruendo insieme una notte che sia uno spazio di diritti, sicurezza e sviluppo sostenibile”.
“Le città sono disegnate per essere pienamente funzionali nelle ore diurne, ma numerosi servizi e funzioni prendono vita dalle sei di pomeriggio alle sei di mattina − sottolinea il Lead Expert del progetto, Simone d’Antonio − non si tratta solo dei settori tradizionalmente legati alla notte, come cinema, teatri, musica dal vivo o ristorazione, ma anche porti, ospedali e servizi pubblici che rappresentano comparti in grado di impiegare migliaia di persone ogni giorno. Con la rete Cities After Dark stiamo accompagnando dieci città europee nella definizione di azioni-pilota e piani integrati che esplorano le potenzialità della notte come dimensione di innovazione, sviluppo e coesione sociale. Dal riuso temporaneo di aree verdi e spazi pubblici per attività culturali e comunitarie nelle ore serali e notturne, all’estensione del trasporto pubblico e degli orari di apertura di asili, negozi e biblioteche, con Cities After Dark stiamo testando nuovi modelli di vivere urbano che garantiscano il diritto alla città di notte per tutti. Allo stesso tempo, Cities After Dark sta promuovendo forme inedite di governance collaborativa della notte, dialogando con città che in Europa e nel mondo stanno affrontando questa tematica e favorendo la trasformazione dei gruppi partecipativi coinvolti nel progetto in vere e proprie Night Commission, dove gli attori del settore, la società civile e il mondo istituzionale possano dialogare e realizzare insieme azioni comuni per rilanciare un settore-chiave per la vivacità economica e culturale delle nostre città”.
“L’importanza che la notte assume nella buona salute del comparto non soltanto commerciale ma anche dei pubblici esercizi è un tema particolarmente sensibile a Genova − dichiara Alessandro Cavo, Vvicepresidente vicario di Camera di Commercio di Genova − in una città articolata, complessa, che accoglie la vita notturna nel suo Centro Storico, storicamente crocevia di diverse movide, partecipare a un progetto condiviso e partecipato a livello europeo è sinonimo di rete e di dialogo costruttivo. Camera di Commercio, attraverso le sue Associazioni di Categoria, promuove la tutela delle attività e dei suoi esercenti, con attività di promozione del bere consapevole, dell’attenzione alla filiera, del racconto di chi anima e custodisce le vie della Città, grazie ai marchi di certificazione Gourmet”.
“Questo incontro transnazionale a Genova rappresenta un passaggio cruciale per approfondire il lavoro che tutti noi stiamo portando avanti a livello locale- dichiara Nuno Gouveia, senior advisor del sindaco di Braga e capofila del network- Le discussioni sugli schemi di attuazione e sulle risorse sono essenziali per trasformare i nostri Piani d’Azione Integrati da ambizione a realtà. Genova offre il palcoscenico perfetto per riflettere e procedere insieme, e oltre a questo, è una città con cui Braga condivide un forte legame di apprendimento reciproco e cooperazione. Essere il leader della rete Cities After Dark è un elemento chiave della strategia internazionale di innovazione di Braga. Ci consente di imparare, condividere e co-sviluppare approcci sostenibili e inclusivi all’economia notturna, lavorando a stretto contatto con città che affrontano sfide e opportunità simili”.
Il meeting prenderà il via mercoledì 2 luglio alle ore 16,30 al Mog, con il dibattito “L’impatto dell’economia notturna su eventi, festival e servizi culturali”. Alle 22 è previsto un tour a piedi nel centro storico.
Il 3 e 4 luglio i lavori si sposteranno al Blue District, dove si entrerà nel vivo delle attività. Le città partner stanno infatti elaborando, attraverso i rispettivi Gruppi di Lavoro Locali, un Piano di Azione Integrato per migliorare la qualità della vita notturna. Il gruppo di Genova è coordinato dall’Università di Genova, sotto la guida del professor Andrea Pirni del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali.
La sera del 3 luglio, alle 20.30 presso il locale Tiglè in Corso Italia, si terrà l’incontro “Culture della notte – come si è trasformata la notte di Genova dagli anni Novanta a oggi”, con la partecipazione di esperti e testimoni del cambiamento.
Questo sarà il sesto incontro del progetto Cities After Dark. L’ultimo è previsto a Tallinn, nel settembre 2025. Entro ottobre dello stesso anno, ogni città dovrà consegnare il proprio Piano Integrato di Azione, un documento strategico a medio e lungo termine, da presentare all’amministrazione locale come proposta per una vita notturna più equa e sostenibile per tutti.