Il borgo segreto tra i monti che d’inverno sembra un film: neve, silenzio e un’Italia che non ti aspetti
- Postato il 29 dicembre 2025
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- Di Blitz
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Nel cuore dell’Abruzzo, incastonato tra le montagne, sorge un borgo che in inverno si trasforma con dei paesaggi suggestivi.
La sua architettura storica, unita alla natura circostante e alla neve, crea un’atmosfera unica che attrae visitatori da ogni parte del Paese e oltre.
Situato a 1050 metri di altitudine, nel territorio della provincia dell’Aquila, Scanno conta oggi circa 1.672 abitanti, i cosiddetti scannesi, e si estende su una superficie di 134,68 km². Il borgo fa parte della zona di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, un’area di grande valore naturalistico e faunistico, dove ancora è possibile avvistare specie rare come l’orso bruno marsicano.
Il centro storico di Scanno, caratterizzato da un impianto urbano compatto e articolato, si sviluppa seguendo il profilo della Montagna Grande. Vicoli stretti, archi e scalinate si intrecciano in un reticolo che riflette la vita quotidiana dei suoi abitanti, più che l’orientamento turistico. Questa conformazione rende il borgo particolarmente affascinante, soprattutto quando la neve avvolge le pietre dei tetti e delle strade, attenuando i contrasti e infondendo un ritmo più raccolto e silenzioso.
Tra i punti più celebri del paese vi è il Vicolo di Escher, celebre per i suoi giochi di prospettiva, e la vivace Piazza San Rocco, cuore pulsante della comunità locale. Proprio in inverno, con il bianco manto nevoso che ricopre ogni cosa, la struttura del borgo si percepisce in tutta la sua essenzialità e bellezza.
Patrimonio culturale e paesaggi da ammirare
Il borgo di Scanno non è solo un gioiello architettonico, ma anche un luogo ricco di storia e cultura. Tra gli edifici religiosi spicca la Chiesa di Santa Maria della Valle, che conserva opere d’arte di grande valore e testimonianze della tradizione religiosa del territorio. Il Museo della Lana è un altro punto di interesse imprescindibile, poiché racconta il legame storico tra la comunità scannese e l’attività pastorale, che per secoli ha caratterizzato la vita della zona.
A pochi chilometri dal centro abitato si trova il celebre Lago di Scanno, noto per la sua particolare forma a cuore, visibile dall’alto. Il lago è circondato da un sentiero panoramico ad anello, perfetto per passeggiate lente e rilassanti in qualsiasi stagione. Durante l’inverno, il percorso regala scorci incantati di boschi innevati e acque tranquille, prolungando l’esperienza immersiva nella natura incontaminata dell’Abruzzo.

Raggiungere Scanno è un viaggio che conduce gradualmente nel cuore della natura montana abruzzese. In automobile, il borgo è facilmente accessibile da Sulmona, attraverso la suggestiva Valle del Sagittario. Questa strada panoramica è considerata una delle più belle della regione, con gole profonde e paesaggi mozzafiato.
Il centro storico di Scanno è perlopiù pedonale, con diverse aree parcheggio situate nelle zone di ingresso al paese, permettendo così di preservare l’integrità dell’antico tessuto urbano. Chi preferisce i mezzi pubblici può arrivare in treno a Sulmona e proseguire in autobus fino a Scanno, sfruttando collegamenti regolari. Una volta arrivati, si può esplorare comodamente a piedi, lasciandosi guidare dai ritmi lenti e dal fascino senza tempo del borgo.
Un borgo tra tradizione e modernità
Scanno, noto anche come “la città dei fotografi”, è stato meta prediletta di grandi maestri della fotografia del Novecento, tra cui Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli e Gianni Berengo Gardin. Nel 1964, una fotografia realizzata proprio a Scanno da Giacomelli, intitolata Il bambino di Scanno, è entrata a far parte della collezione permanente del Museum of Modern Art di New York, consacrando il borgo a simbolo internazionale di bellezza e autenticità.
Oggi il comune, guidato dal sindaco Giovanni Mastrogiovanni, continua a mantenere vive le sue tradizioni e a valorizzare il patrimonio culturale, architettonico e naturalistico. Nonostante le sfide legate alla gestione amministrativa e a eventi naturali come il terremoto della Marsica del 1915 e quello dell’Aquila del 2009, Scanno ha saputo preservare la propria identità, diventando un esempio di resilienza e valorizzazione del territorio.
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