“Harry ha riprovato a fare pace con William. Ha preso l’hotel vicino a lui e gli ha fatto sapere dove alloggiava, ma lui non ne ha voluto sapere”

Tentare non nuoce e Harry ci avrebbe provato a lanciare il suo ramoscello d’ulivo al fratello William, ma anche questa volta, inutilmente. Secondo i soliti bene informati che parlano a mezzo stampa per facilitare le mancate telefonate in famiglia, il duca del Sussex, nella sua ultima visita a Londra, avrebbe scelto di alloggiare in un hotel a cinque stelle a 20 minuti di auto dalla residenza del fratello. Il Coworth Park Hotel di Ascot, ricorda chiaramente il Mirror, si trova nella zona del Berkshire dove William vive con la sua famiglia all’Adelaide Cottage. L’area è quella del castello di Windsor e l’albergo è quello nel quale i due fratelli trascorsero insieme la notte prima che Harry convolasse a nozze con Meghan, nel 2018.

Sicuramente “un luogo del cuore”, ma probabilmente anche un luogo sufficientemente sicuro per chi non gode più della protezione dei servizi di sicurezza governativi. Ma di nuovo, basta usare la logica senza essere troppo esperti di comunicazione per comprendere il punto di vista della monarchia.
La visita di Harry a Londra per entrare due volte nelle aule della High Court e portare avanti la sua battaglia legale contro il governo britannico, che gli ha negato la scorta, non era una notizia adatta a prendere troppo spazio sui giornali. Soprattutto mentre re Carlo III si spendeva in sorrisi e citazioni in italiano per il suo attesissimo Royal Tour a Roma e Ravenna.

Con un tempismo, come sempre perfetto per fare danni, Harry è arrivato a Londra mentre il padre partiva per il Belpaese senza trovare un minuto per incontrare il figlio ribelle che porta la famiglia reale in un tribunale. E così è stato anche per William che evidentemente non avrebbe colto il “segnale di pace” lanciato dal fratello. Non basta, è chiaro, un soggiorno nel lussuoso hotel sotto casa per intenerire l’erede al trono che è il più severo critico delle scelte inanellate dal duca del Sussex, compresa quest’ultima. Le regole sono regole a corte e se uscire dalla famiglia reale significa rinunciare anche ad alcuni privilegi, incluso quello della sicurezza pagata dai contribuenti britannici, Harry dovrebbe farsene una ragione. Quest’ultimo, però, non lo ha mai accettato ricollegando la sorte alla quale sarebbe stato condannato a quella subita da sua madre Lady Diana che, a suo dire, se avesse avuto la scorta ufficiale del ministero dell’Interno non avrebbe perso la vita durante l’inseguimento dei paparazzi sotto al ponte dell’Alma, a Parigi. Forte di questa convinzione Harry prosegue la sua battaglia legale arrivando a lasciare intendere che la decisione di tagliargli questo privilegio sarebbe stata pensata apposta per “impedirgli di lasciare il Regno Unito” per trasferirsi in California.

Queste le ultime da Montecito, mentre a Londra William fa di tutto per far dimenticare ai sudditi i veleni lanciati dal fratello nel momento in cui ha preso la parola.
Troppo forte l’eco delle interviste e del libro biografico pubblicati in questi anni per permettere all’erede al trono di perdonare. Non bastano flebili ramoscelli d’ulivo per intenerire William che, come noto, ha un temperamento forte e piuttosto collerico. Harry, dal canto suo, avrebbe colto l’occasione per incontrare vecchi amici nella discrezione delle campagne inglesi e poi prendere, a sorpresa, il volo per l’Ucraina e portare il suo supporto ai veterani e ai feriti in guerra.

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