Florenzi “ludopatico vero”, Fagioli “una mina vagante”: così i calciatori venivano schedati in base ai loro vizi
- Postato il 14 aprile 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Di Nicolò Fagioli si dice che è “una mina vagante“, lui “può perdere tutto”. Di Alessandro Florenzi, che avrebbe scommesso anche su partite di calcio di club esteri come il Siviglia, che è “un ludopatico vero“. Mentre Nicolò Zaniolo è uno “indietro con i soldi”. Così i vari calciatori coinvolti nell’inchiesta sulle scommesse illegali venivano schedati nelle chat in base ai loro vizi. Sono scambi di messaggi contenuti nelle varie informative dell’indagine, in particolare quella dello Sco della Polizia: a parlare c’è anche Pietro Marinoni, ex arbitro che per i pm milanesi avrebbe sfruttato le sue conoscenze per procurare clienti al “sistema Elysium“, dal nome della gioielleria milanese che sarebbe stata usata per ‘coprire’ i debiti accumulati.
SCHEDA – Cosa rischiano i calciatori indagati
FOCUS – La lista dei bonifici alla gioielleria
I dominus del sistema conoscevano bene i vizi di una serie di giocatori, anche della Nazionale under 21. Faceva parte del metodo utile a raccogliere nuovi scommettitori in giro per l’Italia. Infatti, ancora tempo fa, uno stralcio degli atti dell’indagine avviata dalla magistratura di Torino è stato inviato per competenza non solo a Milano ma anche nella Capitale. Il filone romano dell’inchiesta è stato confermato all’Ansa da fonti qualificate e sarebbe ancora agli inizi. Ma a citare i pubblici ministeri romani già nell’aprile 2023, in una chat telegram, è Tommaso De Giacomo, ritenuto il capo di tutte le attività connesse al gioco illecito, che gestiva una sala scommesse Snai a Milano.
Se ne parla in alcuni passaggi delle numerose informative redatte dallo Sco della Polizia e dalla squadra di investigatori della Gdf in quota alla Procura milanese guidata da Marcello Viola. Al telefono con Fagioli, il centrocampista della Fiorentina che con Sandro Tonali, oggi al Newcastle, è considerato da chi indaga il “collettore di scommettitori”, De Giacomo accenna a indagini da parte della Procura di Roma rivelate da una “talpa” o “aggancio” che “lavora alla Questura”. E riferendosi ai “ragazzi” di Elysium avverte: “se viene fuori bordello questi sanno tutti i ca.. tuoi e miei (…) Se hanno problemi loro… li abbiamo tutti…”.
In sostanza De Giacomo, che con i suoi quattro complici è destinatario di una richiesta di arresti domiciliari, ammette l’esistenza del sistema. E i giri di scommesse romani vengono a galla anche in merito a un ingente debito di Fagioli con “gente brutta” e personaggi come tale “ludwic”, a cui si sarebbero rivolti in molti. Ma essendo parecchi gli allibratori sparsi in varie città italiane, non è escluso che l’indagine si allarghi ancora fino a raggiungere altre regioni e capoluoghi.
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