Facevano i broker con i soldi dei colleghi: chiesto il rinvio a giudizio per tre poliziotti genovesi
- Postato il 20 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il pm Fabrizio Givri ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre “poliziotti-broker” della Questura di Genova indagati, insieme a un assicuratore, per il reato di abusivismo finanziario. L’udienza preliminare davanti alla gip Martina Tosetti si terrà a gennaio.
Dei tre, solo uno gestiva poi in concreto gli investimenti. Gli altri tre si occupavano di procacciare gli investitori e in cambio ottenevano un profitto pari al 25% degli interessi maturati sul capitale investito. Due dei poliziotti, nel periodo interessato dall’indagine, lavoravano sulle volanti della Questura, il terzo alla scientifica.
I quattro (difesi dagli avvocati Giuseppe Gallo, Igor Dante, Michela Porcile e Rachele De Stefanis) erano stati anche intercettati e perquisiti. Uno di loro, dopo aver scoperto di essere finito sotto inchiesta, ha chiesto e ottenuto il trasferimento in Sicilia, sua regione d’origine. Gli altri due lavorano ancora a Genova, tra questura e commissariati.
L’inchiesta nata dopo la querela di un’investitrice
L’inchiesta era nata dopo la querela presentata nel 2022 da un’investitrice che aveva affidato a uno dei poliziotti 60mila euro ed evidentemente non era rimasta soddisfatta. Da lì sono scattate le indagini della guardia di finanza.Dalle carte emerge che tra il 2017 e il 2023 erano stati oltre 160 gli investitori che si erano affidati ai quattro indagati con somme che vanno dalle poche migliaia di euro a cifre decisamente più altre: uno degli investitori aveva affidato agli ‘abusivi’ ben 350mila euro, diversi altri cifre comprese tra 50mila e 170mila euro. In tutto hanno gestito capitali per circa 4 milioni di euro.
Oltre la metà degli investitori erano poliziotti genovesi
Per il pm i quattro quindi svolgevano quest’attività “in maniera professionale e continuativa, senza esservi abilitati”. I quattro pubblicizzavano anche attraverso video sui social gli investimenti su alcune note piattaforme di trading online e negli anni sono riusciti a convincere tante persone, molte delle quali loro colleghi, a investire piccoli e grandi somme nella speranza di vederle crescere. Dagli elenchi allegati alla chiusura delle indagini emerge infatti che oltre la metà degli investitori sono poliziotti della questura genovese.
Ma nessuno dei quattro era abilitato alla professione. Il reato di abusivismo finanziario è punito dall’articolo 166 del testo unico finanziario con la reclusione da 1 a 8 anni e una multa da 4 a 10mila euro.