Riforma sanità, “posizioni distanti” tra Bucci e opposizione. I sindaci insorgono: “Vogliamo più poteri”

  • Postato il 21 novembre 2025
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Generico novembre 2025

Genova. Restano “molto distanti” le due proposte di riforma della sanità ligure, quella della giunta Bucci che intende accorpare tutte le Asl in un’unica azienda regionale con accentramento amministrativo e quella dell’opposizione che invece punta sulla prossimità e sulla riorganizzazione attorno a tre macro-aree ottimali. È quanto emerge dopo l’incontro di oggi pomeriggio nella sede di piazza De Ferrari in cui i rappresentanti del centrosinistra hanno consegnato al governatore il proprio documento. Nel frattempo i sindaci liguri alzano la voce e, tramite il vicepresidente di Anci Liguria Claudio Scajola, chiedono un maggiore coinvolgimento.

“Ora ognuno porterà avanti il suo lavoro – commenta Enrico Ioculano, vicepresidente della commissione Sanità e consigliere regionale del Pd -. Noi continuiamo a studiare, come abbiamo fatto sino ad oggi, e cercheremo insomma di portare le nostre valutazioni nella discussione in commissione e poi in consiglio regionale. Il tema fondamentale è che sugli assi cardine siamo veramente lontani“.

“È difficile iniziare un vero e proprio processo di trattativa tra chi governa e l’opposizione in due o tre settimane – aggiunge Gianni Pastorino della Lista Orlando -. Si vuole riformare un tre mesi un servizio sanitario che era fermo da 31 anni e si vuole accentrare la complessità ospedaliera dell’area metropolitana in un’unica azienda”.

Manca un’analisi epidemiologica, un’analisi dei bisogni di salute delle persone e del personale sociosanitario, che non esiste – rimarca Selena Candia, capogruppo di Avs – quindi ci sembra assurdo fare una riforma della sanità prima di avere elementi concreti e oggettivi da cui partire”.

“La distanza di ascolto che c’è tra la parte progressista e il centrodestra è veramente alla luce di tutti – prosegue Stefano Giordano del Movimento 5 Stelle -. Noi abbiamo chiesto una serie di commissioni perché il primo percorso da fare è ascoltare chi lavora sul territorio. Mi sembra che da parte del presidente e di chi ha scritto per lui la riforma sanitaria non ci siano questi elementi di democrazia, di partecipazione, di confronto con tempi così ristretti”.

I sindaci sulle barricate: “Serve più coinvolgimento”

Intanto si è tenuta oggi, la riunione congiunta di Anci Liguria sul disegno di legge. Sono stati invitati anche i componenti del Consiglio delle autonomie locali che saranno chiamati, venerdì 28 novembre, a esprimere parere obbligatorio sulla riforma. Presenti l’assessore Massimo Nicolò e il direttore generale del dipartimento regionale Paolo Bordon.

Il sindaco di Imperia Claudio Scajola, in veste di vicepresidente, ha spunto per elaborare congiuntamente tra Anci e Regione un emendamento di sostanza. “L’obiettivo – si legge nella nota diffusa da Anci – è rivalutare il ruolo dei Comuni che, nella loro posizione di titolari costituzionali della salute, devono giocoforza svolgere un’azione ben più rilevante di quella proposta dal Ddl. Sarà compito di un gruppo di lavoro ristretto (cabina di regia) predisporre, nei prossimi giorni, un contributo decisivo a far sì che il Ddl risulti accettabile e condivisibile alla comunità dei sindaci, con la duplice finalità di esprimere un parere possibilmente unanime al Cal del 28 novembre, e lavorare in sinergia nella messa a terra futura della riforma”.

Svariate le criticità segnalate dai sindaci: il “forte accentramento dei servizi amministrativi a livello centrale con la creazione dell’azienda tutela salute”, il “mancato coinvolgimento dei Comuni nella redazione del testo”, la “necessità che i Comuni abbiano il potere della partecipazione sociosanitaria”, le perplessità “sulla pesatura del ruolo delle singole Asl all’interno della nuova Ats” e anche “sull’efficienza dei presidi ospedalieri”.

L’assessore Massimo Nicolò ha rassicurato gli amministratori locali sul fatto che “la riforma non sia finalizzata al risparmio, ma a ribaltare maggiori risorse sul territorio, a disposizione delle strutture periferiche e per soddisfare i bisogni sanitari dei cittadini”.

L’opposizione organizza incontri sui territori

Dal 1° dicembre saremo sui territori, toccheremo tutte e cinque le Asl proprio per fare quel che non è stato fatto da questa giunta oggi, parlare coi sindaci che oggi hanno fortemente criticato la riforma”, annuncia il capogruppo del Pd Armando Sanna“.

 Calendario incontri sui territori

• Lunedì primo dicembre alla Spezia, ore 18
• Martedì 2 dicembre a Savona, ore 18
• Mercoledì 3 dicembre a Sanremo, ore 18
• Giovedì 4 dicembre a Chiavari, ore 21
• Venerdì 5 dicembre a Genova, ore 18

Autore
Genova24

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