“Dopo una malattia importante mi sentivo svuotata e mi sono fatta un filler per eliminare le occhiaie. È andato male e per toglierlo dottore mi ha reciso dei nervi”: lo sfogo di Michele

  • Postato il 3 ottobre 2025
  • Televisione
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 4 Visualizzazioni

È un vero e proprio calvario quello vissuto da Michela Ferrante che, nel tentativo di farsi eliminare le occhiaie, ha perso la vista periferica. Ne parla lei stessa ospite de “La volta buona” nella puntata in onda il 2 ottobre su Rai1. La modella 41enne, tornata a calcare le passerelle in occasione della recente Milano Fashion Week, coglie l’occasione anche per correggere il tiro circa il titolo di un articolo che la riguarda uscito nei giorni scorsi che recitava: “Per un filler sbagliato tentai il suicidio”: “Non ho mai detto che ho tentato il suicidio per un filler sbagliato” spiega nel salotto di Caterina Balivo, “L’ho tentato purtroppo ma per problemi molto più gravi”.

Ferrante si racconta nel segmento di puntata dedicato alla chirurgia estetica e ai danni che talvolta può provocare in chi si sottopone ai più disparati interventi: “Io ho smesso di lavorare – avevo ricominciato dopo il Covid – perché avevo continue emorragie, andavo in ospedale ‘Ma sì, vediamo, aspettiamo’ poi grazie a un intervento di un dottore ho visto che avevo l’endometriosi al quarto livello che è quello più grave quindi c’è stato tutto un periodo a casa per la malattia perché mi aveva preso l’intestino, era di difficile gestione, ero sempre a letto con problemi importanti”. Quando finalmente può riprendere in mano la propria vita lavorativa, la modella decide di fare un filler: “Dopo la malattia mi vedevo svuotata, stanca. Mi hanno fatto un filler autogeno, mi hanno preso il grasso dal fianco e mi hanno detto ‘Non ti succederà niente’”. Purtroppo le cose vanno diversamente: “Davanti alle telecamere mi vedevo stanca e con dei ‘salsicciotti’ sotto gli occhi che non avevo, stavo meglio prima quando ero emaciata, e hanno tentato di toglierli, non sono riusciti e mi hanno fatto una transcongiuntivale, hanno dovuto tagliare e in questa operazione per sbaglio il dottore ha pinzato il muscolo orbicolare dell’occhio e ha reciso dei nervi quindi ho perso la vista periferica”.

Il racconto di Michela Ferrante non smette di sconcertare la conduttrice e i suoi ospiti: “Per arrivare a tutto questo ci sono state 7 operazioni, io mi sono ritrovata con l’occhio qui (porta il dito vicino alle narici, ndr) perché ho avuto un ectropion cicatriziale”. La modella passa poi a spiegare i risvolti pure psicologici della vicenda: “Mi sono affidata al più bravo secondo me […] Ci credi ed è un lutto perché dicevo ‘Ma come sono stata nel letto 14 mesi per un problema reale, dove sono stata davvero male, adesso volevo tornare a lavorare e sentirmi meglio e mi trovo senza più la vista con 7 operazioni?’”. Una disavventura a tutti i livelli, con ripercussioni anche professionali: “È stata un crescendo di complicazioni per la famiglia, per i brand che mi avevano scelta e quindi ho dovuto rinunciare a tantissimi contratti”.

A Franco Oppini che chiede se la legge in questi casi non la aiuti, Ferrante risponde che c’è una causa in corso. Ma non finisce qui, perché la modella rivela infine: “Tra le tante operazioni il dottore non sapeva più che pesci prendere, a un certo punto mi ha anche messo del cortisone perché diceva ‘C’è un esito cicatriziale troppo forte, cerchiamo di ammorbidire’, e facendo così io mi sono ritrovata solo con la pelle sull’osso, quindi ci sono state 7 operazioni ma 5 prelievi di cellule staminali che son state altre anestesie profonde…”. E in studio si ribadisce l’importanza, soprattutto per le persone più giovani, di valutare la possibilità di interventi estetici con la massima cautela, informandosi su quel che viene fatto al proprio corpo e anche sui rischi cui si potrebbe andare incontro.

L'articolo “Dopo una malattia importante mi sentivo svuotata e mi sono fatta un filler per eliminare le occhiaie. È andato male e per toglierlo dottore mi ha reciso dei nervi”: lo sfogo di Michele proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti