Donald Trump da Re Carlo: prima dice a Kate “sei raggiante e in salute”, poi fa finta che Harry non esista. E Melania non toglie il cappello a falde larghe neanche dentro Windsor

  • Postato il 18 settembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Trump, al castello di Windsor, ha avuto il trattamento reale che sognava e nell’abbondanza si sa, si corre anche il rischio di strafare. Il presidente americano ha vissuto la sua giornata da re accompagnato dal (vero) sovrano britannico che, per la festa di mercoledì, a denti stretti ha messo in scena tutto lo sfarzo di cui la corona è capace, senza lesinare su nulla. Nel pomeriggio, seduti all’aperto ed in balia di vento, pioggerella e freddo autunnale, il presidente americano ed i suoi ospiti hanno assistito ad una interminabile parata delle forze armate di terra, aria e mare, la banda militare inglese ed americana ed il sorvolo delle Red Arrows (il maltempo ha impedito quello degli F 35).

A seguire, i padroni di casa hanno accompagnato gli ospiti d’onore dentro il castello di Windsor per una visita. Tutti impeccabili ed interessati tranne Melania che, a differenza delle altre signore presenti, in piena violazione del galateo, ha continuato ad indossare il cappello a falde larghe di Dior che aveva tenuto basso sugli occhi dalla discesa dall’elicottero Marine One.
Gli esperti di protocollo, in realtà, hanno concesso alla First Lady di poter indossare il cappello anche negli interni del castello, ma, guarda caso, nè Kate, nè Camilla hanno fatto la stessa scelta.

Sky News si è rivolta ad esperti del linguaggio del corpo per sentirsi dire che la decisione di Melania sarebbe, ormai da tempo, una scelta oculata, fatta per non distogliere l’attenzione dal marito. Coprendosi lo sguardo, la First Lady avrebbe deciso di cancellare le sue espressioni, i suoi occhi, la lettura delle sue emozioni per lasciare le luci della ribalta sul presidente. Può essere una ipotesi, ma il popolo dei social media non la pensa così, giudicando lo stile inadatto al contesto e “ridicolo” l’effetto generato nelle foto in cui Melania, senza volto, “sembra solo un manichino”.

Una breve pausa per accomodarsi nelle stanze riservate agli ospiti e la serata al castello si è conclusa con l’attesissimo banchetto.
Carlo III ha dovuto imbandire una tavolata costata tre giorni di lavoro per lo staff che misurava con uno stecco anche la distanza tra le posate ed i piatti. Tutto per compiacere il suo ospite che, a parole, non ha mancato di ringraziare per il trattamento speciale ricevuto. La parte più delicata del programma è arrivata al momento dei discorsi, quando Carlo III, tra impegno ecologista e passione politica, ha potuto solo sfiorare ciò che pensava veramente per regalare “all’amico speciale” americano quello che voleva sentirsi dire, senza disturbarne l’animo che non ama essere contraddetto. Così, la questione del conflitto russo-ucraino è diventata: “Noi e i nostri alleati siamo uniti nel supporto all’Ucraina”, e sulla questione israelo-palestinese, accuratamente non chiamata per nome: “I nostri paesi lavorano insieme per supportare gli sforzi diplomatici per trovare soluzioni ai conflitti e assicurare la pace”. Quindi, la menzione all’impegno per l’ambiente che Trump ha raccolto derubricandola alla cura dei bellissimi giardini del re, che invece pensava a salvare il mondo e la sua biodiversità.

Tra l’altro, ricordando la giornata trascorsa insieme, il presidente americano ha voluto rimarcare come il sovrano, stringendo la mano ad almeno 150 persone, le abbia chiamate tutte per nome, anche quando questi erano “impossibili da pronunciare”. “Ma dovevano essere quelli giusti, visto che nessuno si è lamentato”, ha concluso, generando le risate dei presenti. Rituali lunghi, fastosi e molto britannici, forse complice il jet-lag, fatto sta che la visita di Stato da sogno di Trump spesso ha lasciato spazio ad un’aria stanca, a tratti annoiata e appesantita da tanto cerimoniale.

A sostenere l’umore di un presidente apparso anche accasciato sulla sua sedia, ci ha pensato Kate Middleton, seduta al suo fianco. Il guizzo di The Donald è arrivato quando, leggendo il suo discorso al quale aggiungeva un pò di aggettivi superlativi qua e là, si è rivolto a lei: “Raggiante, in salute e bellissima”. Chi conosce la riservatezza degli inglesi e dei reali, avrà provato tenerezza per la principessa del Galles che, in quel momento, avrà stretto i denti nel sentire chiamata in causa la sua salute, a bruciapelo davanti ai commensali ed in diretta tv. Fu infatti per volere di Elisabetta II che si stabilì di anticipare i discorsi degli ospiti prima della cena per coincidere con l’ora del Tg della sera.

Ma Trump ha dovuto accontentarsi di quel breve palcoscenico per prendere la scena, visto che il parlamento è stato “strategicamente” chiuso per non dargli l’occasione di pronunciarsi anche lì. E così, in attesa di andare al sodo e parlare di affari con il primo ministro, durante il banchetto si è limitato a divertirsi cancellando deliberatamente Harry, il grande assente. Trump lo ha fatto per ben due volte: la prima quando ha lodato l’impegno di Carlo III per i veterani feriti, dimenticando che il figlio ribelle del re ha fondato i suoi Invictus Games per “ridare loro uno scopo attraverso lo sport” ed è appena tornato dall’Ucraina per far loro visita. E, ancora, Harry cancellato dalla famiglia reale quando Trump ha citato solo William, “il figlio straordinario” del re. “Sua maestà ha cresciuto un figlio davvero fantastico, il principe del Galles” aggiungendo poi: “Noi pensiamo che tu avrai un incredibile successo nel tuo futuro”. La coda lunga della serata, infine, non ha mancato di bocciare l’abito di Carolina Herrera indossato da Melania giudicato “un outfit da spiaggia”.

Questa la definizione più gentile incassata da un vestito lungo e giallo, che con le luci più basse sembrava color burro. Le spalle scoperte e anche la cinturona che cambiava colore a seconda dei riflessi, passando dal rosa al glicine e gli orecchini verde smeraldo sono risultati davvero troppo se si pensa che, in fondo, Windsor si trova nelle campagne inglesi. Il castello in pietra, costruito dopo il 1066, con l’arrivo dei normanni e di Guglielmo il Conquistatore, è un luogo sobrio e il clima in Inghilterra a metà settembre è già autunnale. Un abito giallo, che lascia le spalle nude (cosa avrebbe detto Elisabetta II?) in quel contesto è apparso davvero fuori luogo.

Una lezione di stile è arrivata, invece dalla famiglia reale, schierata con le sue donne di punta, dalla principessa Kate, con un abito oro della stilista inglese Philippa Lepley, ad Anna, a Camilla e alla duchessa di Gloucester, tutte con indosso la tiara d’ordinanza e un outfit impeccabile. Brindisi per gli ospiti americani e poi al via al banchetto: per iniziare panna cotta di Cresson con uova di quaglia su sablè di Parmigiano; quindi rotolino di pollo in zucchine con erbette e gelato alla vaniglia con dentro sorbetto al lampone e prugne. Nel suo insieme, per una famiglia media italiana la cena era forse paragonabile ad uno spuntino e per Trump sarebbe stato meglio imbandire hamburger e patatine fritte con ketchup e maionese a volontà; perchè gli amici “speciali”, inglesi e americani, pur condividendo tanto, compresa la lingua, in fondo non potrebbero essere più diversi.

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