Svolta nell’inchiesta sugli audio di Raoul Bova, indagato Federico Monzino per tentata estorsione
- Postato il 16 settembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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C’è una svolta nell’inchiesta sul tentativo di ricatto subito dall’attore Raoul Bova. Nell’ambito dell’indagine sugli audio rubati all’attore, la Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati il pr Federico Monzino, il 29enne imprenditore milanese con quasi un milione di follower che ha ammesso di aver mostrato/inviato involontariamente a Fabrizio Corona le chat tra l’attore e la modella influencer Martina Ceretti. Nel procedimento si ipotizza il reato di tentata estorsione.
Proprio martedì Bova è stato sentito a piazzale Clodio dai pm come parte offesa sul caso. Gli audio, diffusi senza consenso e su cui è intervenuto il Garante della privacy, riguardano una conversazione privata via chat tra l’attore e una modella. Il contenuto è stato successivamente rilanciato sui social. La vicenda era iniziata quando sul telefono dell’attore era arrivato un messaggio da un numero sconosciuto in cui un mittente ignoto lo aveva avvisato che gli audio potevano essere diffuse per danneggiarlo.
Su mandato dei pm nelle scorse settimane il cellulare di Monzino era stato sequestrato dagli investigatori. L’attore aveva denunciato il fatto dopo che Bova aveva ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto che minacciava di pubblicare il materiale. L’attore, che a Verissimo ha detto: “La violenza che ho visto sui social mi ha fatto male. Vado in giro a testa alta”, è assistito dal legale David Leggi.
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