Crisi Amt, Salis e Terrile: “Nota da mesi e tenuta nascosta, tuteleremo lavoratori e servizio”
- Postato il 25 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. La crisi economico-finanziaria dell’azienda di trasporto pubblico Amt non è più solo un’ipotesi. Il collegio sindacale ha formalmente rilevato una situazione di difficoltà, confermando preoccupazioni che da mesi circolavano in ambienti istituzionali e politici. A darne notizia sono la sindaca di Genova Silvia Salis e il vicesindaco e assessore al Bilancio Alessandro Terrile, in una nota che segue le ultime notizie sul tema.
Secondo quanto dichiarato anche nei giorni scorsi, la giunta comunale era già da tempo a conoscenza di elementi critici nella gestione economica di Amt. In particolare, venivano sollevati dubbi sulla sostenibilità delle politiche di gratuità e delle sperimentazioni tariffarie, nonché su alcune voci di bilancio segnalate come problematiche dalla società di revisione. “Oggi i dubbi diventano realtà – si legge nella nota – con l’aggravante che le informazioni alla base delle valutazioni dei revisori erano note da mesi sia all’azienda sia agli uffici del Comune”.
A marzo, gli uffici del Comune avevano respinto la relazione previsionale 2025-2027 redatta da Amt, ritenendola basata su entrate incerte, dicono ancora Terrile e Salis. “Nonostante questo segnale d’allarme – aggiungono – si è scelto di ignorare la realtà, proseguendo nella narrazione di una situazione sotto controllo”.
I rappresentanti dell’amministrazione hanno annunciato un impegno immediato per affrontare la crisi, fondato su tre principi: l’azienda rimarrà pubblica, i lavoratori non subiranno conseguenze economiche e il servizio pubblico dovrà mantenere alti standard di qualità, sia in ambito urbano che extraurbano.
“Come spesso accade – la stilettata di Salis e Terrile – tocca ai progressisti riparare i danni della finanza creativa del centrodestra. Non ci sottrarremo a questo compito”. Il Comune ha già programmato incontri con l’azienda e le organizzazioni sindacali per valutare le soluzioni possibili. La definizione delle misure da adottare dipenderà dalla reale entità dello squilibrio economico, che sarà accertata tramite una due diligence affidata a una società di revisione indipendente.