Comunali Matera, il Pd ha già perso
- Postato il 22 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Comunali Matera, il Pd ha già perso
Il segretario regionale del Pd Giovanni Lettieri interviene sulle condizioni del Pd, già sconfitto, alle prossime elezioni comunali di Matera
Le elezioni non si sono ancora svolte. Non ci possono essere vincitori. C’è certamente però un vero grande sconfitto ed è il Partito Democratico. Assente dalla contesa cittadina delle Comunali di Matera ancor prima che la partita inizi. Ce lo spiega due giorni fa in una nota il segretario Lettieri. Non si sa chi vincerà dunque, ma sappiamo che chi non scende in campo ha già perso.
Stupiscono (usiamo un eufemismo) le parole del segretario regionale del Pd Giovanni Lettieri di fronte ad una resa senza condizioni, a mesi di trattative giorno dopo giorno, ora dopo ora, inutili, autentiche perdite di tempo. Un segretario del Pd che ha visto il tavolo amplissimo che va da Azione a Sinistra Italiana e M5S disegnato prima dell’apertura del confronto come obiettivo prestabilito diventare un tavolino da bar senza più sedie e a cui nessuno ha voluto di fatto sedersi.
Con il candidato sindaco Santochirico rimasto cavaliere senza cavallo disarcionato dal Pd e da una parte dei pochissimi alleati rimasti. Eppure Lettieri ha avuto il coraggio di scrivere qualche giorno fa: «Continueremo testardamente anche senza la presenza del simbolo alle prossime elezioni amministrative materane, a lavorare testardamente per far prevalere il punto di vista dei progressisti e per scongiurare la vittoria della destra». Cosa vuol dire? Vuol dire che il Pd sosterrà Cifarelli? E perché non lo ha fatto prima? Cosa vuol dire far prevalere il punto di vista dei progressisti? La sconfitta dei progressisti l’ha sancita attraverso una conferenza stampa, suo malgrado, Santochirico qualche giorno fa. I progressisti hanno perso, l’idea di unire il centrosinistra ha perso. Il Pd ha perso e Lettieri ha perso.
Certo potrebbe ritrovarsi sindaco un consigliere regionale del Pd Roberto Cifarelli ma un consigliere candidato in barba al Pd, messo in minoranza dal Pd, non voluto dal Pd e che si è candidato come ha spiegato in uno dei suoi ineffabili comunicati stampa lo stesso Lettieri “a titolo personale” prendendo parte a primarie “non riconosciute dal Pd”. Insomma se vince Cifarelli, non vince il Pd. Ma questo va detto non per prendere una posizione politica a favore o contro un partito ma per decretare la sconfitta politica evidente di quella classe dirigente che vuole oggi guidare indegnamente quel partito. Cifarelli oggi guida una coalizione civica con pezzi di varie anime politiche da Forza Italia ad Azione, a Basilicata Casa Comune. Certo c’è anche un pezzo civico che si riconosce o si riconosceva nel Pd. Ma non sarebbe la vittoria di Lettieri ma semplicemente la sconfitta del Pd.
Va detto che sin dall’inizio la gestione politica degli ultimi due mesi è stata un disastro. Dal non aver saputo portare il partito compiutamente sulle primarie, all’aver perso per strada un pezzo importante come Cifarelli, al non aver saputo dare un’alternativa credibile all’ipotesi Cifarelli fino alla pantomima ridicola e grottesca del candidato progressista che alla fine è sostenuto dal Pd ma senza il simbolo del Pd.
Una lezione a Lettieri (è giusto dirlo) è arrivata anche da Forza Italia che (al di là del merito di una vicenda complessa) una volta individuati dei propri esponenti che hanno seguito una linea politica diversa dal partito li ha sospesi ed ha di fatto commissariato la segreteria cittadina dando compito a quella provinciale di formare le liste.
A Matera invece è andato in scena il caos e il segretario regionale ha permesso qualsiasi cosa. Ha permesso alla direzione cittadina di mettere in minoranza il suo segretario, ha permesso al segretario di attaccare la direzione, il partito e di criticare le scelte del partito. Ha lasciato che convivessero due Pd e due linee politiche, una quella di Cifarelli e delle primarie dei giovani e l’altra quella della maggioranza della Direzione con Lupo e Muscaridola in testa. Non ha preso nessun provvedimento, ha scelto un candidato sindaco ma non è stato in grado di garantirgli il simbolo.
Oggi abbiamo praticamente alle spalle (almeno per il Pd) tre elezioni e tre sconfitte. Ha perso Potenza, senza nemmeno scendere in campo. Ha perso le regionali con un balletto ridicolo di tira e molla, un candidato dell’ultima ora subentrato ad un altro e ha lasciato campo “alla destra” e a Bardi. Ha perso oggi anche Matera perché se non è in campo, come non sarà in campo (lo dice Lettieri) il Pd ha già perso. Con tre sconfitte su tre. Un caos mai visto e un’incapacità assoluta a gestire un partito come quello Democratico l’unica certezza per il Pd è chiedere le dimissioni di Lettieri. Voltare pagina e vedere di ritrovare una strada non necessariamente vincente ma chiara. Con una certezza fare peggio di questo segretario regionale sarà quasi impossibile. E Lettieri potrebbe essere facilmente ricordato in futuro come il peggiore che ha guidato il Pd di Basilicata.